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Saldi invernali 2026 dal 3 gennaio in Toscana: che cosa non convince gli addetti ai lavori

di Sabrina Chiellini

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Si parte da sabato: così i negozi di Pontedera si preparano al periodo di sconti

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PONTEDERA. Dalle offerte della settimana del Black Friday, agli sconti di mezza stagione, fino ai saldi di fine stagione che ogni anno cominciano sempre prima e rischiano di penalizzare alcuni settori.

Di cosa parliamo

La giunta regionale della Toscana ha deliberato la data di inizio e la durata delle vendite di fine stagione invernale che partono dal 3 gennaio e dureranno 60 giorni. Il provvedimento, è stato condiviso con le associazioni di categoria. Ma i commercianti ritengono che iniziare i saldi di fine stagione a gennaio, quando il freddo invernale comincia appena a farsi sentire, penalizzi il settore dell’abbigliamento.

Qui centro di Pontedera

Comunque nei negozi del centro di Pontedera dipendenti e titolari sono al lavoro per allestire le vetrine, separando la merce a seconda degli sconti che saranno applicati. Tra la fine dell’anno e i saldi quest’anno di tempo ce n’è davvero poco. Molti hanno iniziato a fare acquisti scontati, soprattutto nel settore dell’abbigliamento, grazie a offerte anticipate e iniziative riservate come "saldi privati" o "pre-sale" o sconti esclusivi.

«Per me i saldi di fine stagione sono da riorganizzare – dice Francesco Mezzolla, titolare di Eredi Vincenti outlet, in corso Matteotti a Pontedera – dovrebbero cominciare a fine gennaio e invece ogni anno cominciano sempre prima. Lo trovo poco rispettoso anche nei confronti di chi fa acquisti tutto l’anno e non aiuta certo un settore, come quello dell’abbigliamento che già risente della crisi».

«I saldi iniziano troppo presto – spiega Federica Vaselli del negozio Herae Pontedera – di solito i giorni successivi a Natale il cliente tornava per fare qualche cambio dei regali di Natale. Quest’anno non hanno avuto tempo... Alla fine anticipare questa data sempre di più non è rispettoso per i clienti».

Un coro di critiche. Anche Yuri Prosperi, titolare di Equisport in via Gotti, ribadisce lo stesso pensiero. «I saldi di fine stagione vanno fatti a febbraio, è il concetto che è sbagliato. Dare il via alle vendite di fine stagione, il 3 o il 7 gennaio, cambia poco. Le vendite invernali sono ancora in corso».

Gloria Matteoli, dell’omonimo negozio in via Gotti, si dice contraria ai saldi in generale, come la titolare della Boutique Gina. «Non c’è rispetto per chi lavora nel commercio e in modo particolare nel settore dell’abbigliamento. Perché devo vendere in saldo merce che ho acquistato nei giorni precedenti Natale?».

«Il nostro settore è quello più penalizzato – dice Daniela Novelli del negozio Divo – in pratica i saldi ci sono tutto l’anno e anche noi siamo stati costretti ad adeguarci per le vendite on line. Ma è un sistema che non va bene e che andrebbe ripensato. Ma sono decisioni di carattere generale, dovrebbero partire dall’alto». Un’altra critica riguarda le regole. Se on line le promozioni dilagano praticamente ogni mese dell’anno, non si può dire la stessa cosa dei negozi. «Se un negozio anticipa i saldi rischia pure una multa. Chiaramente è tutto da rivedere».

Alla fine ad essere i più colpiti sono i negozi di quartiere che devono combattere contro una forte concorrenza (centri commerciali, online, fast fashion), la crisi dei consumi e i costi sempre più impegnativi per mantenere aperte le attività. La crisi dei consumi si fa sentire a livello nazionale e chiaramente anche una cittadina come Pontedera, che pure ha una lunga tradizione nel commercio, inevitabilmente ne paga le conseguenze. Basta fare due passi in centro per rendersi conto che le insegne storiche, quelle dei negozi di famiglia che hanno fatto la storia della città della Vespa, sono sempre di meno. A chiedere nuove regole sono alcune catene. «È un sistema che ha bisogno di essere ripensato. I saldi di fine stagione quando siamo ancora nel pieno delle vendite invernali non hanno senso» afferma Marco Baldassari del negozio Sisley.

«Ogni anno anticipano la data di inizio delle vendite di fine stagione – aggiunge Silvia Di Benedetto di Carnaby Store in Corso Matteotti – vogliono vedere se alla fine chiudiamo tutti... Nessuno ascolta le nostre richieste, le conseguenze poi si vedranno quando sarà troppo tardi».

C’è anche chi di saldi non vorrebbe proprio sentire parlare. «Non mi sono mai piaciuti – dice Gina Boschi, una delle commercianti più conosciute del centro e di lunga esperienze – lo shopping di Natale è andato bene, i saldi veri e propri non li faremo, fermo restando che abbiamo sempre una certa attenzione per i nostri clienti».

Dal 3 si parte dunque, occhio ai saldi che poi affari non sono, è una regola generale che vale per tutti i settori. Domenica 4 negozi aperti a Pontedera.

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