Il Tirreno

Pontedera

Il lutto

Il distretto dice addio a “Goghe”: fondò la conceria “Il Gabbiano”


	Roberto Masini 
Roberto Masini 

Roberto Masini, figura di riferimento nel mondo della pelle, è morto all’età di 80 anni

2 MINUTI DI LETTURA





SANTA CROCE. Il distretto conciario di Santa Croce sull’Arno saluta con un misto di tristezza e gratitudine Roberto Masini, conosciuto da tutti come “Goghe”, figura storica della pelle e protagonista decisivo della nascita e crescita di uno dei nomi chiave della conceria toscana: la conceria “Il Gabbiano”.

Era il 1970 quando Masini – che avrebbe compiuto 81 anni il 21 novembre – insieme ad altri soci fondò la conceria che avrebbe contribuito a scrivere pagine importanti della storia della pelle italiana. Con oltre 50 anni di attività alle spalle, Masini è stato non solo uno dei fondatori, ma anche un punto di riferimento tecnico e commerciale per l’azienda e per l’intero settore della pelletteria.

Professionista instancabile, ha incarnato lo spirito imprenditoriale del distretto conciario: quello fatto di competenza, sacrificio e rapporti umani solidi.

Roberto ha affiancato, come fornitore industriale e tecnico, marchi storici del made in Italy, contribuendo alla diffusione di prodotti e lavorazioni conciarie che oggi rappresentano un’eccellenza riconosciuta nel mondo. Fu citato anche da “La Conceria” in occasione dei 50 anni del brand The Bridge, come figura chiave nella filiera di fornitura della conceria.

Dopo la scomparsa della moglie Franca, Masini aveva lasciato il suo ruolo attivo in azienda nel 2022, ma il suo nome e la sua presenza sono rimasti centrali nel racconto umano e industriale di Santa Croce.

Nel distretto, “Goghe” era più di un soprannome: era sinonimo di esperienza, naturalezza e umanità. Sapeva riconoscere la qualità di una pelle al tatto, ma sapeva anche riconoscere il valore delle persone. Per questo era amato da colleghi, dipendenti, fornitori e dalle tante realtà che in questi decenni ha incrociato. Roberto Masini, vedovo, lascia i figli Emiliano e Marzia, gli amati nipoti, i fratelli Marco, Bianca e Renza e una comunità professionale che oggi ne custodisce con affetto il ricordo.

I funerali si sono tenuti mercoledì 5 novembre, alle 15, nella chiesa di San Donato. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Il caso

Gavorrano, auto a fuoco: «Nelle immagini una figura si avvicina e appicca le fiamme, poi scappa»

di Redazione Grosseto
La classifica