Montopoli, Paolo Moretti lascia la giunta comunale: «Incompatibilità con la sindaca»
Dimissioni irrevocabili da assessore, respinte dalla prima cittadina Linda Vanni e poi ripresentate. Chi potrebbe sostituirlo
MONTOPOLI. Dimissioni irrevocabili, respinte dalla sindaca e ripresentate. Senza ripensamenti. A consegnarle al protocollo del Comune, ormai due settimane fa, è stato Paolo Moretti, da almeno due legislature uno dei protagonisti della politica montopolese.
Nella giunta Vanni, dall’anno scorso, era titolare di deleghe di peso: ambiente e transizione ecologica, lavori pubblici, abbattimento barriere architettoniche, tutela idrogeologica, protezione civile, attività faunistica e venatoria, agricoltura e mobilità.
I motivi sono ancora tutti da dettagliare, anche se il primo a smentire categoricamente che si tratti di problemi personali è il diretto interessato. «Ci sono delle incompatibilità con la sindaca – dice raggiunto al telefono –. Le motivazioni nel dettaglio sono contenute in una lettera allegata alle dimissioni». Missiva che per ora non è stata resa pubblica.
La sindaca Linda Vanni, intanto, si chiude nel silenzio stampa. A sciogliere qualche nodo, forse, ci penseranno i protagonisti solo dopo la riunione comunale del Partito Democratico, che si è tenuta ieri sera. Da quel consesso però è escluso possano emergere ripensamenti. È escluso al contempo che l’addio alla giunta sia anche un addio alla comunità politica dei democratici: Moretti, anche sui suoi canali social, fino ad alcuni giorni fa tirava naturalmente la volata a Eugenio Giani come presidente della Regione.
Una grana non da poco in ogni caso per la prima cittadina Vanni, a pochi giorni dalle elezioni regionali che hanno fotografato un comune in cui la destra, come ormai da tanti anni e malgrado la sua elezione di un anno fa, alle consultazioni sovracomunali continua a prevalere, seppur di poco.
Moretti, dopo l’elezione in consiglio lo scorso anno con 109 preferenze, era alla sua prima esperienza da assessore, anche se vanta una lunga militanza all’interno del Partito Democratico di cui è stato anche segretario fino a non molti anni fa. Fece parte, inoltre, anche del consiglio comunale precedente, il secondo guidato dal sindaco Giovanni Capecchi.
La sua uscita di scena peraltro è totale: eletto consigliere, infatti, si era dimesso pochi giorni dopo le consultazioni per far entrare un altro esponente del partito in consiglio. Anche se era stato eletto, quindi, di fatto era un assessore esterno.
Gli occhi degli appassionati della politica locale sono ora tutti sul possibile sostituto. Niente è certo al momento, anche se qualcuno azzarda l’ipotesi che il nuovo assessore, date le deleghe, possa essere un altro tecnico come Fabiano Bertelli.
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