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«Bloccati nella base militare Usa con i mitra puntati»: la disavventura di 5 harleysti toscani sulla Route 66

di Sabrina Chiellini

	A sx Giuseppe Nocchi, commerciante di Pontedera tra i protagonisti della vacanza con imprevisto, a dx una delle immagini riprese da un video di una tv di San Diego
A sx Giuseppe Nocchi, commerciante di Pontedera tra i protagonisti della vacanza con imprevisto, a dx una delle immagini riprese da un video di una tv di San Diego

Per un errore del navigatore, hanno vissuto una situazione da film a San Diego. Tra loro anche un commerciante di Pontedera: «Tutti fermi, mitra spiegati. Un controllo da paura»

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PONTEDERA. Volevano raggiungere il porto di San Diego in California per andare a vedere una portaerei. Invece, seguendo le indicazioni del navigatore, si sono ritrovati ai cancelli di una base militare. I cinque harleysti della provincia di Pisa, in viaggio lungo la Route 66, sono finiti al centro di una scena da film. Una disavventura durata circa due ore e mezzo mentre le autorità militari ordinavano lo sgombero della parte nelle vicinanze del Gate 6 della Base Navale di San Diego. L’avviso, come riportano i giornali locali e come racconta uno dei protagonisti, Giuseppe Nocchi, commerciante di Pontedera, è stato originariamente inviato poco prima delle 13 di mercoledì scorso, chiedendo a tutti di rifugiarsi sul posto. Brian O’Rourke, un ufficiale degli affari pubblici della Marina degli Stati Uniti, ha detto ad ABC 10News che «una parte della base era in un allerta a causa di problemi di sicurezza vicino al Gate 6. C’era un gruppo di individui che non avevano accesso alla base, che non avevano accesso alla base ma che erano entrati. Hanno indagato e il via libera è stato dato». Il dipartimento di polizia di San Diego ha assistito sulla scena. Una disavventura che sicuramente gli amici pisani racconteranno a lungo, pensando all’incredibile situazione in cui si sono ritrovati.

«Siamo partiti da alcuni giorni – racconta Nocchi – per percorrere un tratto della Route 66». Viaggio in aereo, grosse Harley a noleggio e via lungo le strade della California, da veri appassionati della due ruote.

«Quel giorno il navigatore ci ha portato davanti alla base militare – aggiunge Nocchi – uno di noi è sceso dalla moto e ha chiesto informazioni, al militare che era all’ingresso». Tra una parola e l’altra, ovviamente in inglese, il militare ha risposto che non c’erano problemi e li ha fatti entrare nella base. «Noi pensavamo di poter andare a vedere la portaerei e invece... . Una volta entrati ci hanno controllato, sono arrivati anche i cani. Ci hanno messi distanziati l’uno dall’altro e iniziato a controllare i documenti. Siamo rimasti due ore e mezzo in quella situazione. Con i cani intorno alle moto e i militari con i mitra spianati. Eravamo tutti tranquilli dal momento che eravamo in regola. Ma non pensavamo che potesse capitarci una cosa del genere, la notizia è stata data anche dalla tv locale». Naturalmente poi c’è stato il lieto fine. Tutto chiarito e i motociclisti sono riusciti a uscire dalla base per riprendere il loro viaggio.

C’è anche chi, una volta “libero”, ha chiesto lumi all’avvocato, con un pizzico di ironia. «Insomma, ci hanno sequestrato per alcune ore senza alcun motivo», aggiunge Nocchi, uno dei titolari della gioielleria Orogenesi, in Corso Matteotti. A parte l’imprevisto la vacanza continua e tra pochi giorni il gruppo di motociclisti tornerà a casa.

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