Il giorno della consegna della Stella Michelin al “Laqua Vineyard” dello chef Antonino Cannavacciuolo
Verrà affissa all’ingresso del locale nel borgo toscano, il sindaco: «Un momento simbolico e pieno di significato»
TERRICCIOLA. È stata consegnata la “Stella Michelin” 2025 al ristorante Laqua Vineyard a Terricciola. Dopo il conferimento di 1 Stella Michelin e l’inserimento nella celebre Guida gastronomica lo scorso novembre è arrivata materialmente l’insegna istituzionale che verrà affissa all’ingresso del locale. Una conferma nel percorso del ristorante aperto dallo chef Antonino Cannavacciuolo e dalla moglie a giugno 2022.
«Ho salutato gli amici di Laqua Vineyard, in un momento simbolico ma pieno di significato: è arrivata l’insegna ufficiale della Stella Michelin 2025. Una targa che parla di talento, sacrificio, visione e di un legame profondo con il nostro territorio. Dietro alla Stella c’è la mano dello chef Marco Suriano, l’impronta del maestro Cannavacciuolo, l’eleganza di Cinzia Primatesta, e il sorriso di una brigata e squadra straordinaria. Terricciola non è solo vino e colline: è anche un luogo dove l’eccellenza sceglie di mettere radici. E quando lo fa così bene, non possiamo che esserne fieri» così il sindaco del piccolo comune dell’Alta Valdera, Matteo Arcenni, si congratula per il risultato confermato dalla struttura.
La storia
La collezione Laqua nasce dal sogno condiviso tra lo chef Cannavacciuolo e sua moglie Cinzia Primatesta: offrire un’ospitalità autentica, calda, familiare, in contesti straordinari, con una forte identità legata al territorio e una proposta culinaria d’eccellenza. Il casale che ospita Laqua Vineyard si sviluppa su due piani, con un ampio spazio dedicato appunto al ristorante. «Qui, l’arte culinaria e l’enologia si fondono in un’esperienza unica, con una cucina a vista e un suggestivo Social Table – spiegano dal ristorante – . Durante l’estate, il resort apre anche una terrazza privata del ristorante per degustare aperitivi, un angolo di pace dove gli ospiti possono riconnettersi con la natura e il territorio».
Nel medesimo casale (in via del Teatro, 8, nella località Casanova) si trovano sei suite, ognuna con un nome ispirato alla mitologia – Cupido, Afrodite, Narciso, Euridice, Dioniso e Penelope – e pensate per rispecchiare il concetto di “casa”, che è alla base della collezione. Eleganti e accoglienti, con design minimalista, le suite offrono uno spazio intimo, dotato di una o due camere da letto, area living e cucina privata. «I gesti quasi chirurgici con cui il resident chef Marco Suriano rifinisce le portate sono ammirabili dal pass della cucina a vista sulla sala stessa. Il servizio non è da meno, anche perché formato da professionisti con alle spalle esperienze importanti ed internazionali. Molto confortevoli e ampi gli appartamenti a disposizione, con colazione servita direttamente in camera» si legge nella guida Michelin.