Orbetello, crolla il tetto dell'hotel Capo d’Uomo: «Era chiuso proprio per lavori». Stagione turistica a rischio
Tanta paura, nessun ferito. La struttura ricettiva aveva rimandato l’apertura allo scopo di effettuare alcuni consolidamenti
ORBETELLO. Una forma rotonda incastonata nella roccia e cinta da giardini terrazzati dai quali si scende al mare di Cala Regina contraddistingue il The Caesar hotel Capo d’Uomo di via Cala di Forno, a due passi dal centro storico di Talamone, proprio sopra la testa del Bagno delle Donne; o almeno, lo faceva fino al primo pomeriggio di oggi, quando il “cappello” di tegole è collassato su se stesso.
All’interno dell’albergo non c’erano clienti né dipendenti; anche perché l’albergo – assicurano dalla proprietà, in mano al gruppo Gitav dal 2005 – per questa stagione non aveva (ancora) aperto: «Siamo rimasti chiusi proprio perché erano in programma dei lavori di ripristino della copertura, le cui condizioni erano peggiorate nelle ultime settimane. Avremmo comunque dovuto intervenire in maniera massiccia: questo crollo ha accelerato i tempi. Tutte le prenotazioni – aggiungono – erano state distribuite nelle altre strutture del gruppo, e così i nostri collaboratori».
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno effettuato le prime verifiche sull’integrità dell’edificio. Secondo la prima ricostruzione, causa del cedimento sarebbe stata una serie di infiltrazioni nelle travi che sorreggevano il tetto. Al momento non è stata resa nota l’entità dei danni: per una stima servirà del tempo, ma il gruppo Gitav – prontamente avvisato dell’accaduto – monitora da molto vicino la situazione collaborando a stretto contatto con i soccorritori.
Salvo miracoli la baia di Talamone dovrà quindi rinunciare al suo prestigioso “cappello”, almeno fino a fine luglio: «La nostra idea era quella di aprire ad agosto, mese per il quale le prenotazioni erano aperte. Quello che è successo ci costringe a rivedere le tempistiche: nello scenario peggiore dovremo rinunciare a questa stagione e aprire direttamente il prossimo anno. Comunque affrontiamo la vicenda a testa alta», chiosano dal Gitav.
In questo contesto potrebbero essere decisive già queste ore, allo scopo di capire se il Capo d’Uomo possa tornare agibile o meno in tempi brevi. Interesse del gruppo, ça va sans dire, è quello di accelerare il più possibile verso la riapertura; nel rispetto di norme e regole a tutela di clienti e dipendenti della struttura ricettiva.
Nel frattempo la memoria corre all’anno scorso, quando le forti piogge che si erano abbattute sul Promontorio dell’Argentario causarono il distacco dal costone roccioso di un masso che finì per schiantarsi rovinosamente su una porzione dell’hotel Il Pellicano, a Porto Ercole.