Il Tirreno

Pontedera

Sicurezza

Pontedera, tentano il furto poi folle fuga

Pontedera, tentano il furto poi folle fuga

Due ladri in azione agli stabilimenti Piaggio stavano portando via dei catalizzatori. Poi il tentativo di scappare a bordo di un furgone, tra rotonde contromano e scontri

25 settembre 2022
2 MINUTI DI LETTURA





PONTEDERA. Rubare un catalizzatore significa avere in mano, pressapoco, del denaro contante. Contengono sostanze che al grammo si vendono a oltre 100 euro. E dunque trovare un deposito, per un ladro, è l’equivalente di avere a disposizione un bancomat e potere attingere liberamente a una bella riserva di contanti. Sempre che tutto vada bene e non capiti, come la scorsa notte a Pontedera, che la vigilanza e i carabinieri non intervengano con tempestività bloccando il prelievo che i ladri stavano facendo alla Piaggio.

Inseguimento pericoloso, fuga e grandi rischi per chi si è trovato in strada nella notte tra venerdì e sabato nella zona degli stabilimenti. Due ladri, colti in flagrante dalla vigilanza, hanno cercato di fuggire ai carabinieri che si erano appostati per fermarli fuori dalla Piaggio. E nel rocambolesco tentativo di seminare le pattuglie, hanno finito la loro corsa contro un palo.

Uno di loro è stato arrestato, un 36enne di origine rumene con un elenco di precedenti sufficiente a riempire diverse pagine. L’altro, al momento sconosciuto, è ancora in fuga. È stata diramata una nota di ricerche estesa sul territorio e i carabinieri sono sulle sue tracce. La sicurezza ha visto i due personaggi aggirarsi nello stabilimento mentre si davano alla collezione di pezzi da portare via. Perlopiù catalizzatori che, come si vedrà, non sono riusciti a portare fuori dallo stabilimento Piaggio.

Appena notati gli intrusi, gli agenti hanno avvertito il 112 e la centrale operativa della compagnia carabinieri inviava immediatamente sul posto i militari dell’aliquota radiomobile e della stazione di Navacchio.

I carabinieri hanno atteso, appostandosi fuori per prenderli con le mani nel sacco. Ma evidentemente qualcosa ha fatto suonare un campanello d’allarme nei due, che hanno cominciato a muoversi con circospezione per poi organizzarsi per una fuga senza bottino. Hanno infatti lasciato tutto indietro.

Alla vista dei militari, i due sono saliti sul loro furgone, forzando l’alt e dandosi alla fuga disperata. È iniziato così un breve inseguimento nell’area industriale circostante, durante il quale il furgone ha percorso vie e rotatorie contromano, invadendo anche marciapiedi e banchine ai margini della strada, mettendo in serio pericolo l’incolumità dei passanti e provando anche a speronare l’auto dei carabinieri. Il conducente ha perso il controllo del mezzo, finendo su un palo. La fuga è continuata a piedi ma uno di loro è stato raggiunto e arrestato. Sulle tracce dell’altro si muovono gli investigatori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
La tragedia

Fucecchio, dipendente Avr muore nell’incidente in auto mentre torna a casa dal lavoro: chi è la vittima

di Marco Sabia
Sportello legale