Pistoia, autista invia messaggi al cellulare mentre guida l’autobus: la foto choc e la denuncia
La denuncia di una passeggera: «Così mette tutti i passeggeri in pericolo»
PISTOIA. Fuori piove, il bus sta percorrendo la statale Porrettana. L’autista tiene il volante con la mano destra, mentre nella sinistra ha il cellulare. Lascia per alcuni secondo il volante per scrivere un messaggio. Pochi secondi. Una passeggera lo sta osservando da un po’ e decide di riprendere la scena col telefonino.
Il vocale durante la guida
Il conducente riceve una risposta. Abbandona nuovamente il volante e avvicina il cellulare alle labbra. Manda un vocale al suo interlocutore. Non è dato sapere se a ricevere quel vocale fosse l’azienda, per una comunicazione di lavoro, o se si trattasse di una questione personale. Guida con la mano sinistra, con la sicurezza di chi ha confidenza col mestiere. Poi posa il telefono.
La strada bagnata e la rabbia della passeggera
Ma la strada è bagnata, i tergicristalli continuano a muoversi, segnalando che la pioggia continua, e quella strada ha parecchie curve. La passeggera si è arrabbiata. Racconta tutto al suo avvocato, che decide di lanciare un messaggio tramite il nostro giornale: «Prende spesso l’autobus – spiega Alessandro Fagni –. Mi ha detto che non è la prima volta che vede autisti con il telefono in mano. Mi ha inoltrato due video e mi ha detto che intende mandare una lettera di protesta ad Autolinee Toscane. Anche tramite me, intende lanciare un appello e un monito all’azienda di trasporti perché faccia in modo di evitare che i conducenti guidino in queste condizioni». Il caso risale alla fine di novembre.
Il commento della Filt Cgil
«Stante la volontà della passeggera di segnalare – commenta Andrea Bertini, sindacalista della Filt Cgil – non posso commentare né esprimere giudizi. Ricordo che il Codice della strada ha degli articoli precisi sui comportamenti da adottare nel momento della guida e sull’uso degli smartphone, ma non so nello specifico cosa stesse facendo il collega. Se era stato contattato, ad esempio, dalle sale operative. I passeggeri, in questi casi, possono decidere di rivolgersi all’azienda o, sul momento, direttamente all’autista».
La posizione della Fit Cisl
«In realtà – aggiunge Luciano Guastini, della Fit Cisl – i dati ci dicono che non sono stati sinora registrati incidenti derivati da questi fattori di distrazione, che comunque sono sempre molto sporadici. L’azienda ha un suo regolamento, dove chiede ai conducenti a usare i dispositivi di legge - auricolari in primis - L’invito ai colleghi è al rispetto delle regole. Ricordiamo però le statistiche ci dicono che, pur con la mole di chilometri che percorrono i bus, il 93% degli incidenti è provocato da terzi. Detto questo, la Cisl è sempre per il rispetto delle regole».
