Il Tirreno

Pistoia

In tribunale

Toglieva i soldi alla famiglia per donarli a Scientology

di Lorenzo Carducci
(foto d'archivio)
(foto d'archivio)

Il caso, in provincia di Pistoia, è finito poi davanti al giudice: condannato un sessantunenne denunciato dall’ex moglie

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PISTOIA. Fin da quando si erano conosciuti e poi fidanzati, lui non le aveva nascosto di sentire una certa vicinanza alla comunità di Scientology. Ma al momento del matrimonio, nel 1993, le aveva promesso che questo non avrebbe danneggiato la famiglia, allargatasi poi nel 2003 con la nascita della figlia. E lei si era fidata, non immaginando neanche lontanamente quello che sarebbe poi successo negli anni.

Nemmeno di fronte alle prime presunte difficoltà economiche raccontate dal marito, che non contribuiva più alle spese familiari. Aveva creduto alle sue scuse, investimenti andati male e problemi di lavoro. Poi però negli anni il problema si acuisce, il sostentamento della famiglia grava solo sulla moglie e il rapporto di coppia si logora, fino ad arrivare al divorzio nel 2021. Così lui va via di casa e lei, entrata nello studio dell’ex marito per preparare le cose da restituirgli, scopre che cosa si celava dietro a tutti quegli anni di misteriose privazioni economiche. Vede una pila di decine di ricevute di donazioni versate a Scientology, anche di notevole entità, e sente il mondo crollarle addosso. Si sente tradita e denuncia l’uomo di cui si era innamorata, che aveva sposato e con cui ha messo al mondo una figlia. Che per dare gran parte di ciò che aveva all’associazione di cui era entrato a far parte, ha scelto di venir meno ai propri obblighi di marito e di padre.

Ed è proprio per questo che il tribunale di Pistoia ha condannato il 61enne della provincia di Pistoia, ritenendolo responsabile del reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, commesso nell’aver fatto mancare i mezzi di sussistenza alla propria figlia e alla famiglia. La pena stabilita dal giudice nei suoi confronti è di due mesi di reclusione, a cui si somma il pagamento di 300 euro di multa, ma la condanna vale anche per il futuro risarcimento del danno che dovrà determinare il giudice civile. Centinaia di migliaia di euro di donazioni, oltre a quelli spesi per acquistare corsi di crescita personale e materiale divulgativo, che gli hanno fatto assumere prestigio dentro l’organizzazione. Finiti i soldi propri, trovava dei pretesti per chiederli alla moglie, ai suoi genitori, addirittura alla figlia (la cui testimonianza ha giocato un ruolo chiave nel processo). Come se fosse una dipendenza. Nessuno lo ha obbligato a farlo, lo ha fatto di sua spontanea volontà.

Scientology è un’organizzazione fondata negli anni Cinquanta negli Stati Uniti dallo scrittore Ron Hubbard, ma che ha ramificazioni in tutto il mondo. Professa il raggiungimento del massimo potenziale dell’essere umano tramite un percorso di crescita grazie al quale diventare Clear (pulito), libero dai propri traumi. Il percorso prevede una serie di corsi a pagamento. Solo in alcuni Stati, tra cui l’Italia, Scientology è riconosciuta come religione. Negli anni, alcuni vip ne sono stati testimonial, il più famoso è l’attore americano Tom Cruise. Tornando al caso, la donna (anche lei 61enne residente in provincia) non ha mai condiviso le convinzioni del marito, ma sa che si è comportato così per scelta. «Nessun processo potrà mai cancellare quello che io e mia figlia abbiamo vissuto – afferma – ma è comunque importante che sia stata fatta giustizia». 

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