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Addio alla Bcc di Pisa e Fornacette: come funzionerà la “spartizione”

di Luca Cinotti
La sede della Bcc di Pisa e Fornacette inaugurata nel 2014
La sede della Bcc di Pisa e Fornacette inaugurata nel 2014

Ecco le filiali (con i clienti) che andranno ai due istituti incorporanti

19 ottobre 2024
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PISA. La settimana da segnare sul calendario è quella che va dal 9 al 16 dicembre. In queste due date si perfezionerà l’ingresso della Bcc di Pisa e Fornacette in altri due istituti della galassia del credito cooperativo, la Bcc di Pescia e Cascina e il Banco fiorentino. Un’operazione che sotto la regia di Iccrea (capofila del gruppo delle Bcc) è stata approvata dalla Banca centrale Europea e che ha bisogno solo del suggello formale delle assemblee straordinarie delle tre banche coinvolte (convocate tra l’8 e l’11 novembre). Da dicembre, quindi, sedi, dipendenti, depositi e soci di Pisa e Fornacette saranno ripartiti tra le due banche “incorporanti”, secondo uno schema che il Tirreno è in grado di anticipare.

Filiali e soci

Il patrimonio della Bcc di Pisa e Fornacette sarà diviso, in maniera non uguale, tra le altre due banche. Nel dettaglio, quattro filiali finiranno alla Banca di Pescia e Cascina, mentre le altre dieci (tra le quali la sede) andranno in capo al Banco fiorentino. Il paniere delle prime è costituito dagli uffici di Lucca (viale Castracani), Riglione (via Marsala), Cascina (via Cattaneo) e Ponsacco (via Carducci). Le altre dieci sono le seguenti: sede legale di Pisa (lungarno Pacinotti) Fornacette (via Tosco Romagnola), Calcinaia (via Vittorio Emanuele), La Fontina (via Carducci), Bientina (Largo Roma), Pontedera (piazza Martiri della libertà), Pontedera Galimberti (via Galimberti), Pisa 1 (via Niccolini), San Romano (via Tosco Romagnola), Santa Croce sull’Arno (piazza Matteotti).La spartizione si porterà dietro anche i conti correnti delle varie filiali e, dunque, i soci. Se, ad esempio, un socio è radicato nella filiale di Riglione, diventerà in automatico socio della Bcc di Pescia e Cascina. Se, al contrario, fa riferimento a Pontedera, da dicembre sarà socio del Banco fiorentino.

Il cambio delle azioni

Legata direttamente al “destino” dei soci della banca è la questione del cambio delle azioni possedute. In generale, a un azionista della Bcc di Pisa e Fornacette saranno assegnate azioni della banca che incorporerà la sua filiale. Ma i “cambi” sono diversi nei due casi.

Dunque, chi transiterà nella Banca di Pescia e Cascina riceverà 13 azioni di quest’ultima per ogni azione posseduta della Bcc di Pisa e Fornacette. Chi, invece, si accaserà nel Banco fiorentino riceverà due azioni dell’istituto di credito per ognuna in portafoglio.

Da quel momento saranno garantiti tutti i diritti posseduti dai soci delle banche incorporanti.

Il personale

La divisione degli asset fra i due istituti di credito opererà i suoi effetti anche per quanto riguarda il personale.

Secondo i documenti che sono stati depositati in vista delle assemblee dei soci, la maggiora parte dei 190 dipendenti andrà al Banco fiorentino: si tratta di 139 persone (53 ora in sede e 86 nelle filiali). I restanti 51 saranno invece traghettati nella Bcc di Pescia e Cascina (sono 22 nella sede e 29 nelle filiali).

Dopo l’operazione

Una volta effettuat l’incorporazione la storia della Bcc di Pisa e Fornacette è destinata ad esaurirsi. Verrà infatti convocata un’assemblea ad hoc per procedere allo scioglimento e alla liquidazione volontaria.

Anche il marchio scomparirà: il progetto prevede infatti che le due banche incorporanti mantengano l’attuale denominazione, senza alcun rimando all’istituto incorporato.

Gli effetti previsti

Secondo quanto riportato nel progetto di scissione, l’operazione è necessaria per «salvaguardare gli interessi dei soci cooperatori e dei clienti garantendo contiunità nella gestione dei rapporti» della Bcc di Pisa e Fornacette. Si vuole, quindi «rimuovere le situazioni di difficoltà aziendale sopravvenute» e nel contempo rafforzare le due banche beneficiarie.


 

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