Ferraro torna in panchina. «Sì, volevo ricominciare»
Riflettori accesi sull’esperto coach che guida l’Union Volley Riotorto
PIOMBINO. Coach Luigi Ferraro, 62 anni, dopo alcuni anni di stop torna in panchina. Lo ha fatto alcuni giorni fa, ricominciando da Riotorto. Ha preso in mano le redini della squadra femminile di serie D dell’Unionvolley della frazione piombinese. Giocatore prima, e poi coach di volley di stimato e riconosciuto valore, come un capitano di lungo corso, si rimette in gioco. Lunghissima la sua carriera: da giocatore, ha vestito per tantissimi anni la maglia dell’Invicta Grosseto del presidente Romani, giocando assieme a Pantalei, Masala; da coach, ha allenato settori giovanili e prime squadre maremmane ad altissimi livelli, sia femminili che maschili. Ferraro ritorna in panca e vince subito le sue prime due gare dirette da allenatore del Riotorto. La prima proprio contro una delle tante squadre grossetane in passato allenate, l’Invicta dell’amico presidente Andrea Galoppi, battuto 3-2. La seconda, sabato scorso, portando alla vittoria il Riotorto per 3-0 contro la capolista Tomei Livorno.
Ferraro, perché dopo essere arrivato ai massimi livelli come coach si era fermato e aveva smesso di allenare?
«Dopo la straordinaria stagione 2020/2021, culminata con i playoff promozione nel campionato femminile di B1 con il Grosseto Volley, l’anno dopo, in B, è stato difficile e travagliato. Poi la società ha deciso di chiudere e finire l’attività: io ho avuto l’esigenza di e prendermi un momento di pausa».
Cosa ha fatto in questi anni di inattività?
«La mia situazione familiare era nel frattempo diventata incompatibile per riprendere a pieno l’attività agonistica, pertanto mi sono dedicato a collaborare con la Fipav nel ruolo di docente federale per la formazione ed l’aggiornamento degli allenatori del Comitato Basso Tirreno (Livorno, Pisa, Grosseto, nda) e da alcuni mesi, anche per le attività del settore giovanile con il ruolo di referente tecnico volley S3».
Le è mancato in questi anni il profumo dello spogliatoio?
«Quello che più mi è mancato sono stati allenamenti e gare. La gestione del team, che per me ha sempre avuto forte attrazione. Ho comunque seguito sempre il mondo della pallavolo, anche se, ad esser sincero, non immaginavo di tornare nel breve termine».
Come è nata l’idea di tornare in D col Riotorto?
«È stato nell’incontro avuto alcune settimane fa con la presidente dell’Unionvolley Riotorto, Marisa Pretolani. Dopo quel colloquio, mi sono convinto che era tempo di ripartire. A Riotorto ho trovato un ambiente cordiale e molto positivo nei miei confronti, ho visto in loro la voglia di far risplendere il volley. Una squadra che per molti anni ha disputato importanti stagioni in serie B. Tutte condizioni che mi hanno aiutato a prendere rapidamente la decisione e accettare l’incarico».
Anche se è solamente da qualche giorno che ha preso in mano l’Unionvolley 2021 Riotorto, dove può arrivare la squadra?
«Ho accettato, per adesso, con un impegno annuale: con la società valuteremo assieme se potranno esserci in seguito le condizioni per un rapporto più duraturo. Quanto al campionato di serie D, ho in organico atlete che conosco bene come Federica Fabbri e Aurora Biondi, con me già in B nel Grosseto Volley, Ambra Vallini, un’atleta con doti tecniche di livello superiore e Linda Mazzei, anche lei già conosciuta a Grosseto. L’organico può inoltre contare su con un roster di giovani e giovanissime atlete, molte delle quali potrebbero distinguersi anche in categoria superiore. Insomma, è un’ottima squadra. Poi, non mi sento neanche tanto lontano da casa visto anche che nel girone C in cui siamo inseriti ci sono i due team grossetani dell’Invicta e della Luca Consani».
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