Il Tirreno

Il caso

Bambina di 10 anni abusata da mamma e compagno: i video diffusi online

di Pietro Barghigiani
Bambina di 10 anni abusata da mamma e compagno: i video diffusi online

Val di Cornia: atti sessuali filmati e dati in pasto sul mercato del porno online. Indagini in corso, la piccola affidata dal tribunale ai suoi nonni

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PIOMBINO. Lei, lui e l’altra in un’intimità data in pasto a consumatori del porno sul web. Un rapporto a tre dove l’altra è la figlia di 10 anni della donna. Quando gli investigatori della polizia postale hanno visto quelle immagini e sono riusciti a risalire all’identità delle persone coinvolte, la segnalazione al Tribunale per i Minorenni di Firenze è stata istantanea. E altrettanto rapida la decisione del giudice che ha tolto la bimba alla mamma affidandola ai nonni materni. Può vederla solo in presenza delle assistenti sociali.

Il padre, che non vive con la donna, era ignaro dei giochi pedopornografici in cui sua figlia era al tempo stesso oggetto e protagonista involontaria.

È una storia che si svolge in un comune della Val di Cornia (omettiamo le indicazioni per non rendere riconoscibile la minore, ndr) e che scuote un ambiente familiare all’apparenza lontano da disagi e marginalità. Il privato della donna diventa materia di indagine quando fotografie e video finiscono sugli schermi dei poliziotti del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica di Milano che indagano su un’attività di pedopornografia dilagante.

A ottobre vengono arrestati due uomini di Torino e Salerno, colti nella flagranza del reato di detenzione di materiale pornografico realizzato attraverso lo sfruttamento di minorenni. Nell’acquisire immagini e filmati gli investigatori procedono poi con una serie di perquisizioni, anche in Toscana. Nelle memorie di cellulari e computer trovano l’indicibile tradotto in reati. Ma la sorpresa è quella di vedere una coppia che coinvolge nei suoi giochi sessuali una bimba. E, si scoprirà poi, quella bambina è la figlia della donna che la offre al suo partner in triangoli contronatura.

A carico dei due adulti non sono state adottate misure cautelari, ma l’ipotesi di una contestazione che riguarda la sfera degli atti sessuali con minorenne, con l’aggravante dell’età della bimba, resta in piedi.

Con un provvedimento urgente il giudice minorile ha tolto la piccola alla mamma e l’ha affidata ai nonni. Il padre, informato di quello che era accaduto, dopo un periodo di lontananza dalla casa familiare e rapporti sporadici con la bambina, si era reso disponibile a prendersi cura della figlia. Ma il Tribunale ha deciso che per non turbare troppo la bambina, esposta per le condotte della madre a una precocissima sessualizzazione, è bene che resti con i nonni materni.

Il comportamento della mamma in questa fase viene giudicato gravemente lesivo per l’equilibrio e la crescita della figlia già alle prese con alcuni deficit. Un danno che potrebbe essere irreparabile. La donna, sentita in Tribunale a Firenze, non ha negato quello che i filmati e le foto hanno mostrato senza margini di fraintendimento. In aula ha detto di aver compreso la gravità delle sue azioni. Senza alcuna imposizione del Tribunale è andata a vivere in un’altra città, dando la massima disponibilità a quelle che saranno le iniziative dei servizi sociali. E ha voluto specificare di aver intrapreso anche un percorso psicologico. «Chiedo solo di poter vedere mia figlia il più possibile» è stata la sua richiesta al giudice.

 

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