Violenza allo street food a Piombino, arrestato un giovane: le tappe di una notte da far west – Video
Fine serata choc in viale del Popolo: alcuni esercenti aggrediti da un gruppo di ragazzi armati di bastoni e bottiglie rotte
PIOMBINO. È una questione di pochi minuti. Possono bastare per rovinare tutto. In viale del Popolo è una serata divertente. Si respira un clima di festa. Tra gli stand gastronomici famiglie, passeggini e il profumo del cibo di strada. Tutto perfetto. Anzi no. Proprio no: fine serata, dopo mezzanotte e mezzo. Quasi tutti gli stand sono chiusi, la festa è finita e i commercianti ambulanti mettono in ordine dopo una giornata intensa. Proprio in quel momento alcuni commercianti vengono aggrediti da una banda di ragazzi. Volano pugni, spuntano bastoni, tirapugni e bottiglie di vetro rotte. Dalla festa a un incubo in pochi attimi. Il bilancio è di tre persone finite al pronto soccorso, persino il commissario della polizia di Stato Luca Sbordone, che non era in servizio, viene colpito da un pugno sferrato da uno dei giovani. Le forze dell’ordine (una pattuglia della polizia e due dei carabinieri) durano molta fatica per riportare la calma: uno dei giovani viene arrestato dai carabinieri, un altro denunciato. Le indagini sono serrate per ricostruire quanto accaduto e identificare i protagonisti di una notte da far west. Sì, perché di questo si può parlare.
Dalla festa alla violenza
Nel primo pomeriggio di ieri, domenica 27 aprile, lungo viale del Popolo, la festa dell’International Street Food va avanti. Nonostante tutto. I commercianti hanno poca voglia di parlare di quello che è accaduto solo poche ore prima. Nel frattempo i video di quanto accaduto passano da smartphone a smartphone. In uno si vede un giovane con un bastone in mano che colpisce un commerciante all’altezza del volto. Un altro prende una panca in legno e la scaglia contro il banchetto. In un altro video si vedono diversi ragazzi che accerchiano e colpiscono una persona fino a farla cadere tra uno stand gastronomico e la scalette di viale del Popolo. Sono solo alcuni frammenti della scarica di violenza. La scintilla, se così si può chiamare, parte poco dopo mezzanotte e mezza. Gli ambulanti stanno chiudendo. Qualcuno vuole continuare a mangiare e bere. Si accende un diverbio che degenera in fretta. In realtà, il diverbio sarebbe stato solo un pretesto, dicono alcuni degli esercenti che hanno assistito alla scena.
La telefonata
Sì perché sarebbe bastata una telefonata per far arrivare un gruppo di almeno una decina di giovani. Alcuni con in mano delle bottiglie rotte, uno con un bastone. C’è chi dice di aver visto persino un coltello. In pochi secondi in viale del Popolo si scatena l’inferno. Volano pugni, calci e botte. Un addetto di uno dei banchetti finisce al pronto soccorso con 21 giorni di prognosi (lussazione di una spalla), un’altra persona riporta una frattura alle costole, un altro ancora va in ospedale per un trauma al collo. Arrivano le ambulanze e le forze dell’ordine: polizia e carabinieri. Uno dei giovani viene arrestato dai carabinieri in centro storico. Prova a ribellarsi, danneggia l’auto dei militari con un calcio. Un altro giovane che se la prende con l’auto dei carabinieri viene fermato. Nel trambusto ci finisce anche il vicequestore Luca Sbordone che, pur non essendo in servizio, interviene e viene colpito con un pugno al volto (per lui tre giorni di prognosi). Molto amareggiati i commercianti dell’International Street Food che in un primo momento hanno pensato di lasciare la città, ma sono rimasti anche domenica pur rinunciando alle aperture serali.
Già nella serata di sabato, pochi minuti dopo che si è verificato il fatto, sono intervenuti in viale del Popolo il vicesindaco Luigi Coppola e l’assessora Sabrina Nigro. Hanno provato a convincere gli esercenti a restare. «Quanto successo non può che essere condannato con forza – commenta il sindaco Francesco Ferrari - Non è certamente di sollievo constatare che, purtroppo, episodi del genere sono una piaga della società contemporanea. Ci tengo a ringraziare tutte le forze dell’ordine per il tempestivo intervento che ha reso possibile l’arresto di alcuni dei responsabili, in particolare il commissario Luca Sbordone che è stato in prima linea nonostante non fosse in servizio. Mi auguro che la visione dei filmati possa assicurare alla giustizia anche gli altri responsabili».