Il Tirreno

La tragedia

Carrara, incidente in una cava nella “Giornata della sicurezza”: chi è l’operaio morto – Video

di Giovanna Mezzana

	Il luogo della tragedia e la vittima
Il luogo della tragedia e la vittima

Paolo Lambruschi, esperto camionista, è finito in un ravaneto con un dumper. Il fatto proprio nel giorno della Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro, Cisl: «Beffa atroce». Proclamato lo sciopero

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CARRARA. Incidente mortale in cava a Carrara. È successo poco dopo le 8 di lunedì 28 aprile 8, nella zona Fantiscritti, in località Miseglia. A perdere la vita un operaio di Carrara di 59 anni, Paolo Lambruschi: con il mezzo che stava guidando sarebbe scivolato in un ravaneto. Lambruschi era un esperto camionista. Proclamata una giornata di sciopero.

La tragedia avviene proprio nel giorno della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. La presentazione del Concertone del 1° Maggio, negli studi Rai di via Asiago a Roma, è stato preceduta da un minuto di raccoglimento per ricordare l'operaio di 59 anni morto. 

Cosa è successo

Da una prima ricostruzione, l'uomo stava lavorando in uno dei bacini delle Cooperative Canalgrande e stava movimentando pietrame con un dumper da cava. Ad un tratto il mezzo, per cause ancora da accertare, è caduto giù per diversi metri: il 59enne, che lascia la moglie e una figlia, è rimasto schiacciato sotto il mezzo ed è deceduto sul colpo.

Sul posto subito inviato dal 118 il “Soccorso cave” con medici e infermieri. Intervenuti anche operatori della Prevenzione, igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine.

Il cordoglio della Regione

Così Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana: «Davvero non c’era modo peggiore per celebrare la giornata mondiale per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. La morte di Paolo Lambruschi, esperto camionista, per un incidente nella cava di marmo di Miseglia a Carrara, ci riempie di tristezza, ma ci spinge anche a proseguire nel nostro impegno per evitare incidenti mortali, infortuni e malattie professionali. Proprio questa mattina avevamo infatti annunciato il nostro investimento di un milione e mezzo di euro per la formazione, finalizzati cioè a finanziare percorsi di formazione aggiuntiva sulla sicurezza per lavoratrici e lavoratori. Era questo il modo che avevamo scelto per celebrare concretamente la Giornata mondiale e per ribadire il nostro impegno per fare in modo che gli infortuni e le morti sul lavoro siano finalmente azzerate. Ai familiari di Paolo Lambruschi vogliamo far giungere i sensi della nostra vicinanza e del nostro più profondo cordoglio. Ai suoi compagni di lavoro, alle organizzazioni sindacali e a tutte le parti coinvolte nella difficile battaglia per rendere il lavoro più sicuro ribadiamo che il nostro impegno per la sicurezza non verrà meno e, ne siamo sicuri, così sarà anche per il loro, perché questa è una battaglia che deve combattere ogni giorno e con l’impegno di tutte le parti».

Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, commenta così la tragedia parlando coi giornalisti a margine della seduta: «Mi è arrivata la notizia mentre stavo presiedendo i lavori d'aula- conferma- fin quando un solo operaio morirà andando sul luogo di lavoro, ognuno di noi deve sentirsi un pezzo di responsabilità. Alla famiglia dell'operaio di 59 anni va il nostro abbraccio più sincero e l'impegno che non ci volteremo dall'altra parte, continueremo a costruire le condizioni perché fatti come quello di oggi non accadano più».

I sindacati: «Beffa atroce»

«Il nuovo incidente mortale sul lavoro che si è verificato stamani in una cava a Carrara, proprio nel "Safe day”, la giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro, non è solo l’ennesima tragedia ma suona come una atroce beffa e ci ricorda ancora una volta che la sicurezza sul lavoro deve essere riconosciuta da tutti come valore strategico e da tutelare» .A dirlo è la segretaria generale della Filca-Cisl Toscana, Simona Riccio, che richiama le cifre di questa vera e propria guerra che «a livello nazionale – dice – continuano ad essere preoccupanti, con 1.090 vittime nel 2024, 49 in più rispetto al 2023, di cui 156 nelle costruzioni, che si riconferma tra i settori più a rischio. Gli infortuni in più rispetto all’anno precedente sono stati 4.215, e 15.745 le denunce di malattie professionali. Nei primi sette mesi del 2024 la Toscana ha visto 9 morti sul lavoro – 8 in più dello stesso periodo del 2023 – e ben 2.003 denunce di infortuni nel solo settore delle costruzioni. Nello stesso periodo del 2023, erano state 272 in meno».

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