Il Tirreno

Il commento

Il sindaco Ferrari: «La città ha voltato pagina le ideologie sono superate»

di Luca Centini
Il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, esponente di Fratelli d’Italia
Il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, esponente di Fratelli d’Italia

Il primo cittadino sul boom di consensi ottenuti da Fratelli d’Italia. Il coordinatore Dilio: «Partivamo dall’1,8% delle amministrative»

27 settembre 2022
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PIOMBINO. Dal 3 per cento delle politiche del 2018 al 22,6 per cento di questa tornata elettorale. Sono i numeri dell’exploit di Fratelli d’Italia a Piombino. Il partito di Giorgia Meloni ha ingaggiato un duello all’ultimo voto con il Pd, che si è confermato primo partito con il 24,6%. Ma il centrodestra ha raccolto più consensi rispetto al centrosinistra per la prima volta da oltre settant’anni nella città delle acciaierie.«La vittoria di Fratelli d'Italia – dice Ferrari – e di tutto il centrodestra unito a livello nazionale si è replicata anche a Piombino, una città operaia storicamente allineata a sinistra. È una testimonianza dei tempi che cambiano, della libertà di pensiero conquistata dai piombinesi che si sono smarcati da una posizione ideologica evidentemente ormai troppo stretta. È il bello della democrazia: essere liberi di scegliere». Fino a pochi anni fa era impensabile uno scenario nel quale un partito di destra fosse così competitivo in una città simbolo della sinistra. L’elezione del sindaco Ferrari nel 2019 è stata però il primo vero segnale di cambiamento (per la destra) e di scricchiolio (per la sinistra).

Ovviamente è stato il risultato straordinario del partito di Giorgia Meloni a livello nazionale a incidere sull’esito delle consultazioni a Piombino. Rispetto alle politiche del 2018 il partito di destra ha moltiplicato di 7-8 volte i voti ottenuti, pescando di certo dall’elettorato della Lega, passata dal 18 a poco più del 6% in quattro anni. È probabile che a votare Fratelli d’Italia siano stati anche diversi elettori che nel 2018 contribuirono all’exploit del Movimento 5 Stelle. «Ho assunto la guida del partito a livello locale due anni fa – commenta Danilo Dilio, coordinatore locale di Fdi – venivamo dalle elezioni amministrative culminate con l’elezione del sindaco Ferrari. Ma il risultato della lista di Fratelli d’Italia fu tutt’altro che buono. Prendemmo addirittura l’1,8 per cento. Il partito era completamente da rifare. Questo risultato dopo appena due anni va al di là di ogni aspettativa. L’affermazione del sindaco del 2019 premiò un’iniziativa fortemente civica, ora il discorso diverso. I cittadini ci chiedono di intervenire nelle questioni di Piombino come partito. È chiaro, ovviamente, che il risultato ha molto a che fare con la spinta del partito a livello nazionale».

Secondo il coordinatore locale la questione del rigassificatore, che pure è stata centrale durante la campagna elettorale e ha posto a lungo Piombino sotto i riflettori della politica nazionale, non è stata poi così determinante. «Sinceramente credevamo che questo tema incidesse di più, potesse spostare maggiormente i consensi – spiega Dilio – anche perché Piombino ha una possibilità di non vedere collocato il rigassificatore sul porto votando noi. Ma guardando i risultati a livello regionale e osservando i numeri degli altri comuni non si ravvisano scostamenti significativi. Insomma i cittadini hanno scelto Fratelli d’Italia indipendentemente dalla questione del rigassificatore».

Fratelli d’Italia ha ottenuto 3.594 voti (dati riferiti alla Camera), guidando una coalizione di centrodestra che di consensi ne ha ottenuti 5.596.

Voti che hanno contribuito a far vincere alla Camera la candidata forzista Chiara Tenerini e al Senato il candidato leghista Manfredi Potenti. Numeri importanti che per il partito locale dovranno essere consolidati.

«Partivamo da zero e adesso abbiamo un consenso molto importante su questo territorio – racconta Danilo Dilio – abbiamo combattuto testa a testa con il Pd, una roba impensabile fino a poco tempo fa. Ma per noi tutto questo deve essere un punto di partenza. L’obiettivo dei prossimi mesi, infatti, è quello di strutturare meglio il partito a livello territoriale, in vista delle amministrative del 2024. Elezioni che, tranne sorprese, vedranno il sindaco Ferrari correre per il secondo mandato».


 

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