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Buggiano, al boutique hotel “La Monastica” la Chiave della Guida Michelin

Buggiano, al boutique hotel “La Monastica” la Chiave della Guida Michelin<br type="_moz" />

Il riconoscimento al resort di Buggiano equivale alla Stella per i ristoranti

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BUGGIANO. Un importante riconoscimento dalla valenza internazionale è stato assegnato a una struttura relativamente “giovane” del nostro territorio: “La Monastica”, resort con spa situato a Buggiano Castello e associato alla Federalberghi Apam. Un boutique hotel che ha aperto i battenti nel 2024 e che, dopo un solo anno di attività ha ricevuto - nel corso di un evento andato in scena nei giorni scorsi a Parigi - la sua prima Chiave Michelin (l’unica assegnata alla nostra provincia), a conferma dell’eccellenza e dell’unicità della sua ospitalità. Se infatti la Stella Michelin premia i ristoranti, la Chiave fa lo stesso con gli hotel, celebrando le strutture che si distinguono per l’eccellenza del soggiorno offerto, la qualità e l’autenticità del servizio, la coerenza tra il prezzo e l’esperienza vissuta, l’attenzione ai dettagli, l’architettura e il design.

L’ex Monastero

La Monastica sorge sulla sommità di una collina che offre una panoramica completa della Valdinievole, in un borgo che conserva intatto il suo aspetto originale: un agglomerato medievale con edifici e stradine in pietra. Il Monastero di Santa Scolastica, risalente al XVI secolo, è stato rimaneggiato e abbandonato più volte nel corso della sua storia (l’ultima volta negli anni ’70 del secolo scorso). Dopo anni di accurati restauri, che hanno coinvolto un team di storici, architetti ed esperti d’arte, il convento ha riaperto le porte nel 2024 come La Monastica Resort & Spa. I risultati sono a dir poco spettacolari.

Il complesso

«La cappella originaria – dice Stefania Arrighetti, amministratrice delegata della struttura – è stata trasformata in un ristorante (che offre prodotti a km 0 coltivati nei sette ettari del nostro terreno agricolo), le antiche terrazze ospitano giardini digradanti e piscine circondate da alberi di limoni, mentre gli umili alloggi delle suore sono stati trasformati in 19 eleganti camere e suite (una con piscina privata), con ampie vedute sulla valle sottostante e dai nomi evocativi: Novizia, Badessa, Priora. La spa dispone inoltre di una piscina scavata tra pareti di roccia e l’antica cantina ospita degustazioni di vino». «Un intervento – va avanti Arrighetti – che ci riempie d’orgoglio, date anche le condizioni non agevoli sulle quali operare, ovvero quelle di un borgo medievale con strade strette e vincoli paesaggistici. Negli anni abbiamo fatto diversi lavori anche di pubblica utilità: sulla principale strada di accesso, impianti di illuminazione, parco giochi, parcheggi, ristrutturazione delle mura del Castello e della Torre dell’orologio. Oggi con noi lavorano, in alta stagione, 45 persone, tutte del territorio, a cominciare dal direttore Gianfilippo Mancioli (originario di Montecatini, ndr) e dallo chef Igor Rosi (che, partito da Monsummano, ha a lungo lavorato all’estero prima di tornare in Valdinievole, ndr). Un team che ringrazio sinceramente e il cui eccellente lavoro è testimoniato anche dai punteggi che la clientela ci ha attribuito su Google (5/5) e Booking (9,9/10)».

Il resort

E La Monastica non ha certo intenzione di fermarsi qui. «La scorsa settimana – prosegue Arrighetti – abbiamo inaugurato “Il Paradiso dell’anima”, un’area ricavata dal collegamento tra una delle torri del vecchio castello e un’antica cisterna, dove sono stati posizionati lettini ad acqua. Il prossimo step sarà la ristrutturazione di un casale, che sarà trasformato in un ristorante più rustico e in una fattoria didattica. L’obiettivo è quello di fare de “La Monastica” una vera e propria destinazione, in una zona che certo non rappresenta la Toscana più famosa. Entrare a far parte del circuito Michelin ci agevolerà nel compito di farci conoscere sempre di più, anche all’estero».

«Ospitalità e comfort»

«Desidero esprimere, a nome della Federalberghi Apam – afferma il presidente Carlo Bartolini – le più vive congratulazioni alla famiglia Arrighetti per il prestigioso riconoscimento ricevuto dalla Guida Michelin. Le Chiavi identificano le strutture che si distinguono per ospitalità, carattere, comfort e qualità del servizio, divenendo così un punto di riferimento internazionale per l’accoglienza. Questo risultato rappresenta anche un motivo d’orgoglio per tutto il nostro sistema ricettivo: testimonia che in Valdinievole vi sono delle professionalità che credono e investono nella qualità. Quando una nostra struttura ottiene un traguardo di questo livello, ne beneficia l’intero territorio, perché dimostra che l’ospitalità locale sa essere all’altezza dei migliori standard internazionali. Complimenti sinceri quindi alla Monastica per aver portato in alto il nome del territorio».

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