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Rotonde allo svincolo dell’A11, c’è chi dice no. «Andranno a intasare il traffico»

di Luca Signorini
Rotonde allo svincolo dell’A11, c’è chi dice no. «Andranno a intasare il traffico»

Impegno Civico: progetto del 2018, serve un nuovo studio sulla viabilità

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Montecatini Alle mosse politiche degli ultimi giorni per sollecitare la sistemazione dello svincolo autostradale di Montecatini (ma sul territorio di Pieve a Nievole) e per fare chiarezza sullo stato del procedimento fermo all’ok del ministero dei Trasporti, si aggiunge al dibattito una voce contraria a quello che tutti (di ogni colore) danno come una certezza, che riguarda il progetto nel merito e nella sostanza.

Ovvero la realizzazione di due rotonde gemelle, una proprio all’altezza dello svincolo (di fronte al casello della Firenze Mare, per intendersi) e l’altra invece su via Roma (cioè la regionale Francesca). Per il gruppo di cittadini di Impegno Civico per Pieve a Nievole, guidato dall’ex consigliere comunale Gino Giulietti, sarebbero da rivalutare gli effettivi benefici alla circolazione della zona con la costruzione di due nuove rotatorie.

«Al netto delle polemiche politiche dalle quali prendo convintamente le distanze – afferma Giulietti – ribadisco ormai da tempo che il progetto del quale i sindaci fanno appello al ministro (Matteo Salvini, ndr) è del 2018, cioè antecedente alle opere realizzate a Pieve a Nievole. È evidente che queste hanno modificato i flussi di traffico su via Empolese e via Roma con un aumento dei volumi in alcune ore fino alla paralisi del traffico».

Si intende naturalmente le opere alla viabilità legate al raddoppio della ferrovia tra Pistoia e Montecatini. Vale a dire la chiusura dei passaggi a livello a Pieve, il cavalcaferrovia tra via Empolese e la Colonna nell’area delle ex officine Minnetti, la nuova rotonda su via Empolese, all’imbocco del cavalcaferrovia verso Monsummano.

Tutto questo fa dire che «realizzare due rotonde in linea su via Roma c'è il rischio non remoto di creare un effetto "giostra" che aumenterà il caos in entrata e in uscita dal casello autostradale, tenendo altresì presente che dovrà essere realizzata anche una rotonda in cima a via delle Cantarelle (anche questa prevista nella maxi opera ferroviaria, ndr)».

Ed ecco dunque che si sollevano i dubbi da parte di questi cittadini. Giulietti non le manda affatto a dire: «Mi pare però che i nostri amministratori locali e i politici al seguito siano più intenti a strumentalizzare la tempistica che non a reclamare le giuste soluzioni. Realizzare il progetto così come richiesto, equivarrà ai danni già fatti aggiungere anche la beffa – sottolinea – qui non si tratta di appiccicare responsabilità su una mancata promessa, qui si tratta di non spendere soldi con il rischio di creare ancora più caos in un comune - Pieve - già rovinato da scelte inopportune e devastanti».

Impegno Civico chiede da tempo allora di predisporre un piano del traffico nella zona dell’autostrada per capire meglio come funziona la circolazione e quali sono i suoi volumi con i cambiamenti arrivati negli ultimi tempi (e con questo in mano trovare una soluzione migliore alla sistemazione dello svincolo autostradale), ma anche l’installazione di una centralina di rilevamento dell’inquinamento nell’aria.

Il dibattito sullo svincolo dell’A11 è riemerso dalle ceneri nelle ultime settimane, con gli interventi della sindaca di Pieve a Nievole Gilda Diolaiuti, del consigliere regionale Pd Marco Niccolai e dell’ex deputato Edoardo Fanucci, ai quali ha fatto seguito una lettera firmata da tutti i primi cittadini della Valdinievole. Le prese di posizione sono maturate dalle parole pronunciate un anno fa a Montecatini dal ministro Salvini, che aveva assicurato la partenza dei lavori nel 2025. Anche la Lega provinciale ha detto la sua. Tutti comunque convinti dell’utilità delle rotonde gemelle, al costo di 3 milioni di euro. l

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