Pieve a Nievole, la protesta da via delle Cantarelle. «Oltre 60mila mezzi a settimana»
Il comitato di residenti torna a chiedere misure per mitigare il traffico
Pieve a Nievole Oltre 60mila (62mila per la precisione) veicoli in transito a settimana, esclusi sabato e domenica, lungo via delle Cantarelle, a Pieve a Nievole.
«Il dato è stato fornito dalla locale stazione della polizia municipale», sottolineano dal comitato di residenti che torna a chiedere misure concrete per mitigare questa mole di traffico davanti alle abitazioni in una strada residenziale che collega via Empolese con via Ponte di Monsummano.
Nella lettera aperta indirizzata alla sindaca di Pieve a Nievole Gilda Diolaiuti, al presidente della Provincia di Pistoia Luca Marmo e al prefetto di Pistoia, Licia Donatella Messina, questi cittadini denunciano «ancora una volta, l'insostenibile situazione che sopportano a causa del traffico nella zona».
«Ad ogni ora del giorno e della notte il passaggio, in ogni senso di marcia, dei mezzi pesanti e degli autoveicoli ha raggiunto valori altissimi con grave danno per la salute e la sicurezza dei cittadini – viene spiegato – è fondamentale che vengano presi al più presto provvedimenti per mitigare questa situazione divenuta insostenibile».
E dunque il comitato di via delle Cantarelle chiede alle autorità di prendere provvedimenti affinché «il traffico dei mezzi pesanti in uscita dall'autostrada venga indirizzato verso le strade provinciali e regionali appositamente realizzate per togliere il traffico dai centri abitati (il riferimento è alla variante del Fossetto, ndr)». E poi fanno un appello per sollecitare «le autorità competenti per il coordinamento, la promozione del benessere dei cittadini, la tutela ambientale, la salute e la sicurezza scendano in campo per risolvere questa situazione».
Il comitato ormai da mesi porta avanti una battaglia per alleggerire il flusso della circolazione in questa zona tra Pieve e Monsummano, con l’introduzione anche di una Zona a traffico limitato specifica per contrastare il passaggio dei mezzi pesanti, che qui transitano lo stesso nonostante sia in vigore da tempo un divieto.
La situazione è diventata ancora più critica nelle settimane scorse, in concomitanza con il cantiere per il nuovo asfalto sul vialone del Melani, che ha portato la Provincia a chiudere la strada alla viabilità e ripercussioni sulle zone circostanti. Adesso questo nuovo appello alle Istituzioni per un problema mai risolto e che anzi si aggrava a danno di questi residenti. l
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