Il Tirreno

Montecatini

Toscana salute
Sanità

L’ospedale toscano diventato centro di riferimento per l’attività di chirurgia tiroidea

Lo staff
Lo staff

Arrivato l’importante riconoscimento dell’ente nazionale Siuec al reparto del Cosma e Damiano

2 MINUTI DI LETTURA





PESCIA. La struttura operativa complessa di Chirurgia generale dell’ospedale di Pescia, diretta da Francesco Feroci, ha ricevuto dalla Siuec, Società italiana di Endocrinochirurgia, il riconoscimento di Centro di riferimento per la chirurgia tiroidea dopo la valutazione di criteri come l'elevato numero di interventi chirurgici, il rispetto di elevati standard di qualità e l'utilizzo di nuove tecnologie, abbinati a un impegno costante nella ricerca.

L’importante traguardo è stato reso possibile grazie al lavoro dei medici del reparto dedicati all’attività di chirurgia endocrina (oltre al dottor Feroci, i medici Giulia Fiorenza, Martina Izzo, Giulia Cerino e Tommaso Guagni) in stretta sinergia con alcuni medici della chirurgia generale degli ospedali di Pistoia (Ileana Skalamera) e Prato (Luca Romoli) e in coordinamento con gli otorinolaringoiatri, medici nucleari ed endocrinologi aziendali.

«Nel 2018 – spiega Feroci – a Pescia è iniziata un’attività settimanale dedicata alla patologia tiroidea, solo ambulatoriale; nel 2021 sono stati avviati gli interventi chirurgici e, da quando sono diventato direttore a settembre 2022, la quasi totalità di questa chirurgia che prima veniva effettuata a Prato è ora svolta a Pescia. È stata acquisita una nuova tecnologia, come il neuromonitoraggio dei nervi ricorrenti, che garantisce ai pazienti un’elevata sicurezza, e introdotto nuove tecniche mininvasive come la termoablazione a radiofrequenza dei noduli tiroidei. Anche la formazione e gli aggiornamenti sono continui, siamo diventati centro di formazione per altri chirurghi Italiani».

Il riconoscimento da parte della Siuec è stato conferito sulla base dei volumi e dei risultati ottenuti dal reparto di chirurgia generale metabolica e bariatrica: più di 170 interventi sulla ghiandola tiroide e paratiroidi nel 2024; oltre 30 termoablazioni a radiofrequenza; tasso di complicanze in linea con gli standard; adozione e sperimentazione di moderne tecnologie. «Questa attività caratterizza in maniera importante la nostra struttura – sottolinea la direttrice sanitaria Giuditta Niccolai – che, grazie all’impegno del dipartimento infermieristico (Roberta Gentili e Valerie Bucchianeri, coordinatori della sala operatoria e del reparto di degenza) e della struttura complessa di Anestesia e Rianimazione (diretta da Filippo Bressan) è riuscita a sostenere con abnegazione e qualità l’introduzione di un grande volume di pazienti provenienti anche dalle altre zone dell’Asl Toscana Centro».

Primo piano
L’episodio

Lucca, spuntano cartelloni e scritte choc in biblioteca. Il sindaco: «Oltraggiata la memoria della tragedia delle foibe»

Sani e Belli