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Montecatini, il libro in “musica” di Stefano Sani per la rassegna “Acqua in bocca”

Montecatini, il libro in “musica” di Stefano Sani per la rassegna “Acqua in bocca”

L’appuntamento sabato 5 aprile alle 16 con “Sulla giostra della vita”

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Montecatini Stefano Sani e la nostalgia degli anni Ottanta. Sabato 5 aprile alle 16 la rassegna “Acqua in bocca ma non troppo” ospita il cantante Stefano Sani nel salone Portoghesi dello stabilimento Tettuccio di Montecatini. L'occasione è quella della presentazione in musica del suo ultimo libro “Sulla giostra della vita”, a cura di Paolo Mugnai e stampato da Felici editore. Quello di Stefano Sani è un saliscendi sulla giostra della vita. Poco più che ventenne si ritrova sul palcoscenico più prestigioso della musica italiana e assapora l'ebrezza della grande popolarità improvvisa, l'assalto dei fan, le copertine sulle riviste. Il ragazzo di Montevarchi coltiva la passione per il canto fin da bambino. Partecipa ai concorsi canori in tutta Italia e li vince. Ha una voce melodiosa e poi è bello, piace alle mamme e alle figlie, in tv buca lo schermo, vende migliaia di dischi.

La svolta importante quando conosce Zucchero Fornaciari che diventa il suo produttore, con lui nascono le prime canzoni di successo. «Con Zucchero – ricorda Sani – mentre lui era al pianoforte, nacque il brano Complimenti. Il testo era di Albertelli. Mi fece anche incidere Dovunque te ne vai una cover di Barry Manilow». Nel 1981 partecipa al Festival di Castrocaro. Ma è senza dubbio il 1982 l'anno d'oro quando partecipa a Sanremo cantando Lisa, da quel momento per lui cambia tutto. Ritornerà al Festival nel 1983 confermando ancora una volta altri brani di successo. Poi le porte si chiudono, i manager lo abbandonano, i discografici non rispondono, i riflettori si abbassano. Troverà altre strade per rialzarsi, esplorando altri ambiti oltre a quello musicale. Di lui resteranno i suoi successi più famosi. Ancora adesso gli anni ’80 vengono identificati con quella faccia pulita e il sorriso indimenticabile.

«Non credo alla popolarità temporanea – ha scritto Marcella Bella nel libro – derivata esclusivamente dalla canzone di un momento, è troppo variabile e superficiale. Essere amato dagli altri è la cosa più bella che possa accadere. È questo il vero successo, e Stefano Sani ce l'ha». Ancora: «Ricordo i suoi occhi che brillano quando è sul palco, la sua felicità, lui ama dare emozioni con la sua voce», ha scritto Fiordaliso. E poi Pupo: «Stefano è un cantante di quelli che una volta si definivano confidenziali. Molto intonato, gradevole, un cantante di intrattenimento di alto livello». l

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