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Salerno sbanca il Palatagliate, per la Fabo Montecatini altra sconfitta

di Lorenzo Carducci
Salerno sbanca il Palatagliate, per la Fabo Montecatini altra sconfitta

Polveri bagnate in attacco e confusione nel gioco: gli Herons scendono al settimo posto in classifica

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Lucca L’ultima volta che la Fabo ha perso tre volte di fila era giugno nella finale playoff con Avellino, quando sfumò il sogno A2. Stavolta la terza sconfitta dopo quelle con Caserta e La T Gema arriva per mano di un’altra campana, Salerno, che così come aveva già fatto Piombino passa al Palatagliate sfruttando il contraccolpo emotivo accusato dagli aironi per il derby perso. Tra il tris negativo di sette mesi fa e quello di adesso c’è un filo sottile, che racconta di una squadra che dalla finale persa non è mai riuscita a riaccendersi.

Colpiti dalle pesanti assenze di Chiera e Sgobba, con Salerno gli Herons faticano a produrre punti, lasciano spazi vuoti in difesa e giocano un ultimo quarto confuso. Eppure la parità trovata dopo tre quarti di rincorsa sembrava poter dare agli aironi la fiducia necessaria per portare a casa i due punti. Invece la scarsa lucidità ha prestato il fianco alla voglia di vincere di una Power trascinata dai 23 punti di Chaves. Ai Barsotti boys non bastano uno dei migliori Klyuchnyk della stagione e un Mastrangelo alla prima doppia cifra stagionale. Il 3/17 da tre fotografa un’altra serata dalle polveri bagnate, in parte acuita dal ricorso al gioco interno con il lungo ucraino a mettersi subito in ritmo, con 8 punti nel primo quarto. Dall’altra parte gli avversari addormentano il ritmo per poi colpire con gli uomini chiave, come Kekovic.

Il primo vantaggio gli Herons lo trovano al 14’ (29-26), nel frattempo però si accende Chaves, che con 12 punti in sequenza lancia il parziale di 16-2 che vale il +11 ospite (31-42) prima della tripla di Trapani sulla sirena del primo tempo. Al rientro la garra della Fabo frutta la parità ritrovata a più riprese con Mastrangelo e Klyuchnyk, sembrerebbe il momento ideale per prendere la partita per le corna, ma le scelte offensive non sono felici. E la punizione arriva puntuale, con la tripla dall’angolo dell'ex Gema Duranti per il 52-58. L’inerzia è ormai nelle mani dei gialloblù, che prima trovano il +8 con Stanic e Matrone e poi chiudono i giochi col +10 di Chaves con 90’’ sul cronometro. Ora gli Herons sono settimi da soli.

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