Il Tirreno

La protesta

Studenti del “Fermi” di Massa in sciopero: «Pericolo, qui cade tutto a pezzi»

di Ivan Zambelli
Un cartello sulla protesta
Un cartello sulla protesta

Alcuni ragazzi del liceo hanno deciso di non entrare a scuola dopo il crollo del pannello in classe

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MASSA. Uno sciopero improvvisato, nato dalla paura e da un incidente che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Ieri mattina, 19 novembre, alcuni studenti del liceo scientifico Fermi di Massa hanno deciso di non entrare in classe dopo il distacco di un pannello del controsoffitto, crollato martedì direttamente sopra il banco di uno studente.

Cosa era successo

Solo la fortuna ha evitato il peggio, perché lo studente in quel momento si trovava in bagno. Per questo ieri mattina, se si passava davanti al liceo, c’era un cartello con su scritto "pericolo, cade tutto a pezzi", a sottolineare una protesta che di sovente torna tra gli studenti, che chiedono maggiore sicurezza nei propri edifici scolastici. A ricostruire l’accaduto è lo studente coinvolto, che preferisce restare anonimo.

I motivi

«Già dal giorno precedente – racconta – quando siamo entrati in classe l’abbiamo trovata in parte bagnata, a causa di infiltrazioni passate attraverso il controsoffitto. In fondo alla classe c’era un pannello particolarmente abbozzato». Poi, martedì mattina, lo studente si era allontanato momentaneamente dall’aula, per andare in bagno. «Quando sono tornato in classe ho visto tutti in piedi. In pratica era caduto il pannello sopra il mio banco. È evidente che la struttura è da tanto che non riceve manutenzioni».

Per questo alcuni studenti hanno deciso di protestare, invitando i compagni di scuola a fare altrettanto. Tuttavia, lo sciopero, spiegano in via informale dalla scuola, ha avuto però un’adesione limitata, «giusto un paio di classi». E lo si poteva vedere anche dalle aule piene intorno alle 11. Dalla dirigenza scolastica, intanto, prosegue un muro di silenzio.

La Provincia

Nessun commento ufficiale né sulla vicenda né se fossero stati nel mentre attivati i controlli del caso, come già accaduto nelle settimane scorse con il caso delle svastiche e delle minacce comparse fuori dall’istituto (nel frattempo cancellate), nonostante Il Tirreno abbia provato anche questa volta a contattare la dirigenza scolastica. La Provincia, ente competente sugli edifici superiori, sta facendo le verifiche tecniche del caso per capire l’origine del distacco e programmare gli interventi necessari. 

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