Il Tirreno

Vandalismi

Lunigiana, blitz dei vandali in montagna: distrutto un rifugio storico degli escursionisti

di Giovanna Mezzana

	Il bivacco Rosario distrutto dai vandali
Il bivacco Rosario distrutto dai vandali

Fivizzano, danneggiato il Bivacco Rosario al Monte La Nuda: appello del Cai

3 MINUTI DI LETTURA





FIVIZZANO. Chissà quanto rammarico avranno provato i volontari del Cai quando si sono accorti come era stato ridotto il Bivacco Rosario, “casina” in legno – siamo nel Vallone dell’Inferno, Monte La Nuda – che offriva una sosta sicura agli escursionisti impegnati in salite alpinistiche invernali o nel raggiungimento di alte vie estive; e attenzione: il bivacco – che rientra nelle competenze della sezione fivizzanese del Cai – funge da sempre anche come punto per l’emergenza e il soccorso. È estate, i vandali non vanno in vacanza, ma – anzi – si regalano una scorribanda in montagna: hanno colpito qui. Adesso il bivacco non è utilizzabile – se non per emergenze – informa il Cai Fivizzano, ma presto i volontari cercheranno di rimetterlo in ordine.

La scorribanda

Il “rifugio” è tutt’altro che nuovo, il trascorrere del tempo aveva già lasciato tracce fuori e dentro la piccola struttura – basti pensare agli effetti delle basse e delle alte temperature, del vento, della pioggia – ma certo è che qui è intervenuta la mano di qualcuno irrispettoso e malintenzionato, secondo i volontari. È stata danneggiata la porta del piccolo magazzino, è stato rovinato il pur “essenziale” arredamento interno. Fortunatamente la porta di ingresso ha resistito al blitz del vandali che al momento restano ignoti. E il 5 luglio i volontari del Cai faranno un sopralluogo per capire come si può rimetterlo in sesto al più presto.

Rifugio storico

“Appartiene” al Parco nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano e venne costruito negli Anni Ottanta dai volontari del Cai il Bivacco Rosario, che è raggiungibile con una camminata di un’ora e mezzo dal Cerreto. La location è un vero e proprio crocevia; qui infatti si intersecano itinerari storici e di grande rilevanza per il mondo escursionistico montano: il Sentiero Italia Cai di status nazionale; L’Alta Via dei Parchi, percorso di trekking di circa 500 chilometri che attraversa l’Appennino settentrionale, toccando l’Emilia-Romagna, la Toscana e le Marche; la Grande escursione Appenninica.

Il progetto

Da due-tre anni la sezione fivizzanese Cai sta cercando fondi per rinnovare lo storico punto di sosta. Certo è che si devono affrontare costi importanti perché si devono trasportare in alta quota i materiali necessari al restyling e perché dall’alta quota si deve portare giù tutto ciò che di vecchio deve essere smaltito. È ben accetto il gesto di qualcuno – amante della montagna e di questi luoghi che nella loro semplicità sono suggestivi, quasi iconici – che volesse farsi avanti per un aiuto.

L’appello

Il Cai Fivizzano precisa inoltre che il bivacco – i bivacchi in genere – non sono rifugi con capacità ricettiva, non si può soggiornare lì, insomma, come fosse un Bed & Breakfast, per intenderci: sono punti di appoggio. Chi dice di amare la montagna dovrebbe saperlo o, quanto meno, tenerne conto. 
 

Primo piano
Trasporti

Caos treni in Toscana per gli incendi, circolazione in ripresa dopo ore di delirio. A Fornacette 100 i passeggeri evacuati

di Sabrina Chiellini
Speciale animali