Il Tirreno

Il lutto

Addio al fondatore del Demy Hotel di Aulla: ha accolto vip e calciatori

di Francesca Fontana
Dante De Micheli al centro con la moglie durante i festeggiamenti per i cinquant’anni di matrimonio
Dante De Micheli al centro con la moglie durante i festeggiamenti per i cinquant’anni di matrimonio

Se ne va un commerciante e imprenditore stimato in tutta la Lunigiana

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AULLA. Si è spento all’età di 88 anni Dante De Micheli, commerciante e imprenditore stimato in tutta la Lunigiana, noto fondatore e titolare del Demy Hotel. Nato a Podenzana nel 1936 da famiglia di origini semplici, di tradizione, “Dantino” – così come lo chiamavano – si distinse presto per le sue abilità e intuizioni di lavoratore, mercante, impresario di visione.

Da giovanissimo, iniziando a portare – con il suo camion un po’ ovunque – del bestiame, poi rilevando nel 1974 la macelleria di Podenzana, solo la prima delle sue fortunate iniziative. L’anno dopo l’aggiunta della trattoria di fianco, un’idea che portò al suo comune un doppio luogo di ritrovo, del buon cibo e buon mangiare. Da quest’esperienza, qualche anno dopo, la decisione di rilevare la macelleria del Duranti, accanto al bar Sport, nel centro storico aullese. Scelta che la confermò bottega di riferimento per i bacini del Magra e Taverone, scelta che anticipò l’impresa più grande: dopo quindici anni, l’acquisto del terreno alle porte di Aulla nel 1992. Nel 1996 nasce così una nuova e imponente struttura ricettiva, oggi in centro commerciale, il Demy Hotel, inizialmente con 44 camere (poi estese a 68), con bar, ampie sale, ristorante.

Unico albergo di tali dimensioni e caratteristiche in tutto il comune di Aulla e nelle vicinissime vallate, il Demy è stato – e ancora è – “fiore all’occhiello” della ricettività alberghiera lunigianese. Negli anni ha accolto vip, calciatori, giovani sportivi, coppie, famiglie e, chiaramente, gruppi di turisti da ogni dove. In più, con il suo ristorante ha dato spazio a cene, celebrazioni, ricevimenti, feste, ciclicamente diffusi da lavoratori, enti e popolazione. Con lui, sempre, l’amata moglie Bruna e in seguito, sin da giovani, i figli Enrico e Stefano, con le mogli Ilaria e Luciana, a mantenere anzi valorizzare la voluta direzione famigliare.

È proprio Stefano a chiamare per annunciare la perdita del padre, avvenuta nelle prime ore di giovedì 16 aprile all’ospedale di Pontremoli dov’era ricoverato da qualche mese. Essendo settimana santa, non sarà possibile celebrare il funerale, ma salutarlo lì a Pontremoli, dove riposerà sino alla benedizione di domani pomeriggio (alle ore 15) e poi al trasferimento nel cimitero del suo paese. Dante lascia i suoi cari: la moglie, i figli, le nuore, i nipoti Davide, Martina e Leonardo, i collaboratori e tutti coloro che gli hanno voluto bene. Il sindaco Roberto Valettini esprime alla famiglia il suo cordoglio, partecipando al dolore, per la perdita di Dante, imprenditore accorto e lungimirante, capace di comprendere lo sviluppo dei tempi prima che gli stessi si determinassero, accogliente fondatore e titolare d’una struttura importante com’è il Demy Hotel.

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