Stop agli affitti brevi, la sentenza del Consiglio di Stato: il caso di Sirmione un’incognita su Firenze
La decisione dei giudici amministrativi sul regolamento del Comune lombardo apre interrogativi sulle misure adottate anche nel capoluogo. Ma la sindaca Funaro rassicura: «Situazione diversa»
FIRENZE. Il Consiglio di Stato boccia i limiti sugli affitti brevi imposti dall'amministrazione comunale di Sirmione (Brescia) e la sentenza fa tremare Palazzo Vecchio per il timore che un verdetto simile possa abbattersi sulla stretta messa in atto anche in città. Secondo i supremi giudici amministrativi, il Comune avrebbe in sostanza debordato dalle proprie strette competenze in assenza di un ancoraggio normativo. Ma l'applicabilità di questa pronuncia ad altre situazioni è da vedere. Questa almeno è l'idea della sindaca di Firenze, Sara Funaro, che : «Abbiamo dato una prima lettura e non ha nulla a che vedere, in realtà, con situazioni come quelle di Bologna e Firnze». Anzi, la sindaca avverte: «È una sentenza basata su una legge regionale differente. Sappiamo invece che ad oggi in Toscana abbiamo una legge che ci permette di intervenire con una serie di regolamentazioni, poi vedremo anche come andranno avanti i ricorsi che ci sono stati ma non abbiamo alcuna intenzione di fermarci e continueremo ad andare avanti».
Insomma, né lo stop alla registrazione di locazioni turistiche in centro né il divieto di keybox sarebbero minacciati dalla sentenza di Sirmione. Anche se la notizia rimbalza nel palazzo e genera una bufera di reazioni. Coi consiglieri Eike Schmidt, Massimo Sabatini e Paolo Bambagioni che parlano di «clima pesante contro chi legittimamente mette a frutto la sua proprietà». Mentre il coordinatore cittadino di Fdi Jacopo Cellai e il consigliere comunale Giovanni Gandolfo chiedono alla sindaca di «rinviare l'approvazione del regolamento in attesa degli sviluppi dei contenziosi aperti per la legge regionale sul turismo e sui provvedimenti comunali impugnati». Per il capogruppo Alberto Locchi e il coordinatore regionale azzurri Marco Stella «la sentenza dà ragione a Forza Italia: la proprietà privata è intoccabile». Ma anche Italia viva va all’attacco: «Lo abbiamo sempre detto: la regolamentazione degli affitti brevi portata avanti dall'amministrazione comunale è sbagliata, sbilanciata e potenzialmente dannosa» - commentano Francesco Casini e Francesco Grazzini. «Il centrodestra è pronto a cannoneggiare la magistratura quando le sentenze non sono di proprio gradimento (vedi sui centri in Albania) ma poi a esaltarla quando gli vanno bene», è la risposta di Pizzolo, Arciprete e Graziani di Avs-Ecolò.