Massa Carrara, svolgono la libera professione togliendo ore al servizio pubblico
Il caso (legittimo) di alcuni medici dell’Asl nord ovest ma questo va a incidere sulle liste di attesa che sono sempre più lunghe
MASSA. C’è chi, come nel pronto soccorso, fa doppi turni e sogna ferie che non arrivano mai e chi non copre nemmeno tutte le ore che dovrebbe fare da contratto. Un debito orario che i medici dell’Asl nord ovest (ma anche amministrativi) accumulano nel corso dell’anno per svolgere la libera professione e che va a pesare sulle liste di attesa. Quanto sia esteso il fenomeno e quanto quindi vada a incidere sui tempi per le visite e gli esami non è noto, dal momento che l’azienda sanitaria non ha fornito a Il Tirreno i dati sul totale delle ore che i professionisti devono recuperare. È certo, però, che ci sono medici con decine di ore di arretrato.
Le liste di attesa
Le liste d’attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici continuano a rappresentare una sfida significativa anche per Massa Carrara. Nonostante gli sforzi dell’Asl Toscana nord ovest per monitorare e migliorare la situazione, persistono criticità in alcune aree e tipologie di servizi. I tempi di attesa per le prestazioni sanitarie sono classificati in base alla priorità clinica: U (Urgente), da eseguire entro 72 ore, B (Breve), entro 10 giorni; D (Differibile), entro 15-30 giorni per visite e 30-60 giorni per accertamenti diagnostici, P (Programmata , entro 120 giorni. Tuttavia, in alcune zone come la Lunigiana, si registrano ritardi significativi. Ad esempio, per una tac toracica con priorità breve, i pazienti possono attendere fino a 22 giorni in più rispetto ai tempi standard. Secondo i dati aggiornati, le visite specialistiche in dermatologia, ortopedia, oculistica, neurologia e otorinolaringoiatria presentano tempi di attesa significativi. Anche gli esami diagnostici come ecografie e radiografie registrano ritardi, spesso superando i limiti previsti per le classi di priorità. Per esempio, le ecografie addominali e le risonanze magnetiche possono richiedere mesi di attesa, anche per le richieste con priorità “D” (differibile).
Il piano dell’Asl
Per affrontare queste problematiche, l’Asl Nord ovest ha attivato convenzioni con strutture sanitarie private, investendo oltre 1,5 milioni di euro per contenere le liste d’attesa. Inoltre, sono stati avviati concorsi per l’assunzione di nuovi radiologi e l’inserimento di specializzandi nelle strutture aziendali.
Il monitoraggio
Per garantire il rispetto dei tempi di attesa, anche la Regione Toscana ha implementato un sistema di monitoraggio continuo e ha attivato percorsi di tutela per i cittadini. In caso di mancato rispetto dei tempi massimi previsti, l’Asl è tenuta ad attivare un percorso alternativo per soddisfare la richiesta del cittadino. I cittadini possono consultare i tempi di attesa aggiornati e prenotare le prestazioni sanitarie attraverso il portale regionale dedicato. Inoltre, è possibile contattare il numero unico 116117 per segnalare eventuali disservizi e attivare i percorsi di tutela previsti.
I debiti orari
Nell’Asl nord ovest, però, come detto, ci sono medici che hanno accumulato ore di debito con l’azienda sanitaria per (il più delle volte) svolgere la libera professione altrove. Se un medico lavora meno ore rispetto al contratto senza autorizzazione, il datore di lavoro può applicare sanzioni o trattenere parte dello stipendio. Se la riduzione è concordata, lo stipendio sarà adeguato. Da quello che emerge, ogni anno l’azienda sanitaria presenta un piano di recupero delle ore al professionista. E, nel caso non venga accettato, c’è la decurtazione dello stipendio. Alcuni riescono a recuperare qualche ora, altri no.
Quanto questo incida sulle liste di attesa e sul carico di lavoro degli altri medici però non è chiaro. Sicuramente non sarà la principale causa, ma nemmeno l’ultima. Le liste d’attesa sono influenzate da diversi fattori strutturali e organizzativi. Una delle principali cause è la carenza di personale medico e tecnico, in particolare radiologi e medici di famiglia. La scarsità di radiologi ha un impatto diretto sull’erogazione di esami diagnostici come le risonanze magnetiche, contribuendo ad allungare i tempi di attesa per queste prestazioni. Inoltre, anche la Corte dei Conti ha segnalato che il sistema sanitario regionale presenta un disallineamento tra domanda e offerta di prestazioni, con un indice di cattura delle prenotazioni in calo, passato dal 75% nel 2019 al 64% nel 2021.
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