Partono due colpi dal fucile, cacciatore operato d’urgenza: l’ipotesi, le indagini e cos’è successo
Ponte a Moriano, il gravissimo incidente nella zona impervia alla Croce di Brancoli: era con la squadra composta da 20-30 elementi
PONTE A MORIANO. Stava partecipando a una battuta di caccia al cinghiale assieme a una squadra composta da 20-30 elementi residenti tra il territorio del Morianese e quello della Media Valle quando, dai primi accertamenti della polizia per cause del tutto accidentali, dalla sua doppietta a canne mozze sono partiti due colpi, almeno uno dei quali l’ha attinto all’addome provocandogli una grave emorragia senza fortunatamente interessare organi vitali.
Adesso Emiliano Ghilardi, 53 anni, originario di Lugliano (Bagni di Lucca), socio di una piccola impresa edile della zona, è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Cisanello di Pisa. L’intervento chirurgico – a cui è stato sottoposto d’urgenza non appena è giunto a bordo dell’elisoccorso che l’ha caricato nella zona di Pontevecchio non troppo distante dalla Croce di Brancoli – è perfettamente riuscito e saranno decisive le prossime 24 ore.
L’incidente
L’allarme alla centrale operativa del 118 è scattato poco dopo le 10,30 e sul luogo è intervenuto l’elicottero Pegaso, i vigili del fuoco, i volontari del Soccorso alpino e una pattuglia della polizia. Stando alle testimonianze rese agli ispettori della volante giunti faticosamente nella zona impervia era in atto una battuta di caccia al cinghiale ed Emiliano Ghilardi, un elemento di provata esperienza, svolgeva il ruolo di “battitore”.
In pratica con l’ausilio del cane aveva il compito di stanare gli ungulati spingendoli più a valle dove i componenti la squadra – sistemati nelle varie postazioni di tiro assegnate e segnalate dal capocaccia – avrebbero dovuto sparare all’animale in fuga. Ma qualcosa dev’essere andato storto.
L’ipotesi più plausibile, perché al momento del doppio sparo Ghilardi era solo, dev’essere scivolato tra i rovi e l’area scoscesa e poco accessibile. E dall’involontaria pressione del grilletto del fucile – una doppietta calibro 12 a palla – sono partiti due colpi con i bossoli, compatibili all’arma usata ritrovati dai poliziotti proprio accanto al corpo del cacciatore ferito, che fortunatamente non hanno attinto organi vittima, ma hanno colpito la parte addominale provocando una fuoriuscita viscerale. Subito soccorso dai compagni di caccia, che hanno udito in lontananza lo sparo e le grida, il “battitore” – che inizialmente non ha perduto conoscenza tanto da rispondere alle domande dei soccorritori –è stato verricellato e trasportato in elicottero a Pisa per essere operato.
Le indagini
I componenti della squadra di caccia sono stati ascoltati come persone informate dei fatti dagli ufficiali di pg della polizia che li hanno radunati nella zona del Piaggione. Sono in corso accertamenti per capire se sono state rispettate le norme di sicurezza previste dalla legge.
