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Fornaci di Barga, incidente alla Kme: operaio colpito da una lastra di ferro


	Lo stabilimento Kme a Fornaci di Barga
Lo stabilimento Kme a Fornaci di Barga

Si tratta di un dipendente di una ditta esterna: l’uomo ha riportato un trauma cranico ed è stato portato in ospedale. La Fiom Cgil: «Più impegno sulla sicurezza»

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BARGA. Kme, ennesimo infortunio per un lavoratore in appalto, portato in codice rosso all’ospedale San Luca. Secondo quanto ricostruito, attorno alle 9,39 un lavoratore di circa 50 anni, appartenente a una ditta esterna alla Kme ha riportato un trauma cranico provocato dalla caduta di una lastra di ferro. A seguito dell’incidente è stato portato in codice rosso – per dinamica – al Pronto soccorso dell’ospedale di Lucca. Sul posto sono intervenuti l’ambulanza infermieristica e gli operatori della Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Sull’accaduto interviene la Fiom Cgil: «Ormai possiamo dire che non si tratta di casualità – si legge in una nota del sindacato –. Anche stamani abbiamo appreso dagli organi di informazione che era avvenuto un grave infortunio all’interno dello stabilimento Kme di Fornaci. Se abbiamo contezza del generale rispetto delle norme di sicurezza per quanto attiene ai dipendenti di Kme, quello che emerge per le ditte degli appalti (spesso edili) che operano al suo interno non possiamo dire che valga altrettanto. Dalle prime ricostruzioni dell’incidente di stamani, che ha coinvolto un lavoratore di una azienda alla quale sono stati commissionati lavori di smantellamento e ristrutturazioni, è probabile siano state effettuate delle manovre errate, con la conseguenza dello spostamento di una lamiera che ha colpito il lavoratore».

«Nell’auspicio che le sue condizioni possano essere recuperate in tempi brevi – prosegue la nota – ci preme sottolineare il problema della comunicazione e dell’informazione, che abbiamo avuto con grave ritardo, e della necessità di una differente attenzione e sorveglianza per le imprese operanti nel sito di Fornaci. Siamo usciti da una vicenda drammatica da pochi mesi (il 15 maggio 2024, Nicola Corti morì nel reparto laminazione, ndr) e l’azienda deve impegnarsi perché certe situazioni non abbiano a ripetersi».

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