Il Tirreno

Lucca

Il caso

Lucca, gli impediscono di entrare in sedia a rotelle allo stadio: litigano e poi muore. Cos'è successo a Giuseppe Carlesi

di Pietro Barghigiani
Lucca, gli impediscono di entrare in sedia a rotelle allo stadio: litigano e poi muore. Cos'è successo a Giuseppe Carlesi

L'uomo è entrato con le stampelle, la rabbia degli amici: «Potrebbe essere vivo, ci vuole sensibilità». Il titolare della Fox: «Non facciamo noi le regole»

17 settembre 2024
4 MINUTI DI LETTURA





Lucca Prima la passione, quella per la Lucchese. Poi il malore, fatale, arrivato alla fine della partita davanti agli occhi degli amici con cui aveva appena assistito al pareggio tra Lucchese e Rimini. I soccorsi, la rianimazione sul posto, la corsa al San Luca per tenere in vita un barlume di speranza. Una fiammella che si è spenta in ospedale per Giuseppe Carlesi, 60 anni, “Beppone” per amici e tifosi, vittima di un infarto.

Due morti ravvicinate

È un lutto profondo quello che colpisce la tifoseria rossonera. E che arriva a distanza di circa un mese dalla perdita di un altro volto noto tra i supporters del Porta Elisa: Francesco Luporini, anche lui 60 anni, trovato senza vita in casa a metà agosto, per un problema cardiaco.

Un destino che sembra essersi accanito su una generazione di tifosi che ha legato gran parte della propria vita ai colori rossoneri. Carlesi, vedovo, da tempo alle prese con seri problemi di salute, ha donato le cornee.

La sedia a rotelle, il no e il litigio

Per la sua condizione fisica da anni si spostava sulla sedia a rotelle. Con uno sforzo particolare poteva usare le stampelle, ma non era quella la situazione ideale per muoversi. Lunedì sera gli è stato impedito di entrare allo stadio Porta Elisa, lato gradinata, con la sedia a rotelle per ragioni di sicurezza in caso di uscita immediata dalla struttura. Al pre filtraggio gli operatori della Fox lo hanno fermato e il rifiuto di entrare con il suo mezzo tradizionale ha innescato una discussione dai toni accesi.

Sono stati gli amici di sempre a sostenerlo e a portarlo dentro lo stadio con le stampelle. Alla fine della partita Carlesi avrebbe fatto notare agli addetti alla sicurezza che all’interno c’erano dei passeggini, assimilabili a suo dire – se si consideravano ostacoli – alla sua sedia a rotelle. E la discussione con gli operatori ha avuto un secondo tempo vivace dopo lo stop precedente alla partita. Di lì a poco il malore e i soccorsi. Tra gli amici c’è chi sottolinea il litigio verbale per la carrozzina negata e il problema di cuore che poi ha portato al decesso Carlesi.

La rabbia degli amici: rabbia e sgomento

Scrive un amico: «Ieri sera la sicurezza gli ha impedito di entrare in carrozzina come di solito, motivo per il quale era molto agitato. A volte bisogna essere meno zelanti». E ancora: «Beppe, forse, senza la litigata di ieri sera, sarebbe ancora tra noi! Non parole di circostanza, ma fatti concreti verso la parte migliore e più genuina di tutte le componenti di una squadra di calcio, i supporters».

Giovanni Martini, amico di Carlesi, cliente assiduo dei suoi locali, sugli steward della sicurezza privata afferma: «Lavorano per Lucca e i lucchesi e ci vuole sensibilità, umanità ma soprattutto professionalità per fare questi lavori di sicurezza. Chiaramente non parlo dei dipendenti comuni, perché loro eseguono solo le direttive, ma sono i responsabili che devono abbassare la cresta e rivedere il loro atteggiamento».

La risposta della società

Gianluca Bartalini, titolare della Fox Security, all’estero per lavoro apprende dal Tirreno della polemica apparsa sui social sull’eventuale relazione tra lite e malessere poi degenerato in decesso.

«Sono state fatte rispettare le regole previste dalla commissione provinciale di vigilanza – spiega l’imprenditore – . La sedia a rotelle non è equiparabile ai passeggini per i bimbi. Ci sono aree riservate per i disabili. Mi spiace per quello che è successo, ma non ritengo ci sia un collegamento tra la discussione e il malore».

La società Lucchese 1905, la squadra e tutto lo staff «si stringono intorno alla famiglia e agli amici di Giuseppe Carlesi, tifoso storico che si è spento dopo la partita Lucchese-Rimini a causa di un infarto. Giuseppe, fin da ragazzino, ha sempre sostenuto i colori rossoneri, anche quando è stato costretto alle stampelle e poi alla carrozzina non ha mai fatto mancare il suo sostegno. La sua perdita lascia un vuoto incolmabile. Buon viaggio Beppe».

Il funerale si terrà domani, giovedì 19 settembre, alle 15 nella chiesa di San Vito.

Sangue sulle strade
La tragedia

Versilia, ragazze uccise da un’auto: chi è la donna agli arresti domiciliari. La distruzione il giorno dopo

Sportello legale