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Calcio: Serie C

Livorno, chi è Antonio Cioffi: la stellina del Napoli che ha già esordito in A – E spunta un colpo per l’attacco

di Fabrizio Pucci

	Cioffi durante la presentazione
Cioffi durante la presentazione

Qualcuno gli ha chiesto quanti gol conta di fare in amaranto. Secca la risposta: «Sono molto scaramantico. Lavorerò sul campo per fare una grandissima stagione»

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LIVORNO. «Ho scelto Livorno perché è una società storica e la piazza mi ricorda molto Napoli». Due frasi. Ad Antonio Cioffi, nuovo attaccante del Livorno, sono bastate due frasi per spiegare il motivo del suo approdo in amaranto e mostrare di che pasta sia fatto. Sì, perché questo ragazzo che a dicembre festeggerà 23 anni, è un tipo molto concreto. Zero fronzoli ed è subito andato al nocciolo della questione: «Livorno viene definita una Napoli dell’Italia centrale. E tanto basta».

Trattativa lampo

Cioffi ha argomentato: «Mister Formisano è una persona serissima, come del resto lo è la società. D’altronde siamo in una città che merita molto di più della Serie C. L’accordo? L’ho trovato in 10 minuti dopo la chiamata dell’allenatore. È stato facile. Ci ho impiegato davvero poco tempo per firmare».

Campionato indecifrabile

Cioffi è molto giovane, ma quello che andrà ad iniziare sarà il quarto anno di Serie C. Sul campionato ha parlato con cognizione di causa: «Mi aspetto una stagione complicata perché la C è difficile. È un torneo nel quale non si sa mai che cosa dobbiamo aspettarci. Tutte le partite nascondono insidie. Per questo motivo dobbiamo pensare giorno per giorno, pensare ad allenarci, lavorare e migliorare».

Jolly offensivo

Cioffi è il giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere: «Posso ricoprire qualsiasi ruolo in attacco. Sono a disposizione dell’allenatore. L’ipotesi di stare in panchina? Non mi preoccupa. Quando un allenatore decide di far partire un giocatore dalla panchina, significa che quel giocatore non sta dando qualcosa. Nel mio ruolo c’è tantissima concorrenza, ma sono onorato di essere compagni di squadra di giocatori che hanno fatto molto bene anche in categorie superiori».

I due papà

Uno è quello biologico. L’altro. Gennaro Gattuso, è quello “tecnico”. Nel gennaio 2021 proprio Ringhio ha fatto esordire Cioffi in Serie A con la maglia azzurra. Il primo ha formato il suo carattere: «Mio padre non mi ha mai detto “bravo”. A fine partita mi ha sempre chiesto se mi fossi divertito. Io sono umile e concreto. Se alzo i piedi da terra, mi arrivano gli schiaffi di papà. La mia forza sta proprio nell’umiltà che mi serve per cercare di migliorarmi costantemente».

Scaramanzia e futuro

Qualcuno gli ha chiesto quanti gol conta di fare in amaranto. Secca la risposta: «Sono molto scaramantico. Lavorerò sul campo per fare una grandissima stagione per il Livorno». A margine della conferenza stampa di presentazione di Cioffi, ha preso la parola Luca Mazzoni. Il club manager ha svelato un gustoso retroscena: «Stravedo per questo ragazzo – ha detto l’ex portiere – perché sul piano tecnico è un grande giocatore. E lo apprezzo per le qualità morali. È umile, ha voglia di far bene e soprattutto ha voluto fortemente il Livorno anche rinunciando ad ingaggi superiori che altre società (Casertana su tutte, ndc) gli avevano offerto». Eppure nel contesto di una giornata gioiosa un (simpatico) cruccio Mazzoni ce l’ha: «Volevamo Cioffi a titolo definitivo, ma il Napoli che lo ha dato in prestito secco. Vediamo che cosa possiamo fare l’anno prossimo». Il giocatore – che ha ammesso di non essere al top della condizione – potrebbe essere convocato per la trasferta di Coppa Italia di sabato 16 agosto a Sassari.

Il mercato

Voci sempre più insistenti danno il Livorno molto vicino a Samuel Di Carmine, punta da 33 presenze e 14 reti in C nel Trento. È svincolato e sarebbe un ottimo colpo e la sua età (è un classe ‘88) è sintomo di esperienza e non di usura. Infine, potrebbe riaprirsi a sorpresa uno spiraglio per il ritorno in amaranto del centrocampista Bacciardi che nelle scorse settimane si è accasato al Grosseto. 

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