PL ko, ora serve un miracolo per agganciare i playoff
A Roseto non bastano 28 minuti di lotta: è la quarta sconfitta nelle ultime 5 giornate. Dai lunghi arrivano solo 2 punti, la difesa fa acqua, playoff diretti sempre più difficili
Niente impresa. Per la PL c’era un Everest da scalare per riuscire a portare a casa i due punti. Al Pala Maggetti di Roseto, contro la capolista del campionato, i biancoblù di coach Turchetto ci hanno provato in tutti i modi, lottando su ogni pallone per 28’. Poi nel quarto finale la truppa abruzzese si è alzata sui pedali, ha salutato la compagnia e si è avviata, come spesso le capita, sola soletta verso lo striscione del traguardo.
Per la Toscana Legno è la quarta sconfitta nelle ultime cinque, tutte contro cosiddette “competitors” come Roma, Ruvo, Gema e Roseto.
Dagli altri campi non potrebbero arrivare notizie peggiori: Herons vince con Ravenna sulla sirena con tripla di Benites, lo aveva fatto anche Roma, sabato, con la “bomba” di Santiangeli. Piove sul bagnato e la PL è settima da sola. Per agganciare i playoff diretti servirà un mezzo miracolo.
L’allungo
La gara vive su un elastico. Roseto allunga, la PL non è mai doma e torna sotto. Come nel terzo quarto quando Roseto tocca il +13 (66-53) con una tripla dall’angolo di Aukstikalnis, ma la Toscana Legno è in partita e ricuce con le triple di Campori e Leonzio, quindi Venucci fino al -4 (67-63). Una tripla fortunosa, di tabella, di Tiberti vale un nuovo allungo, ma ancora Venucci da due e Lucarelli dalla linea della carità riportano la PL a -5 (72-67). Tra l’ultimo minuto del terzo quarto e i primi due dell’ultimo Roseto sgasa come Valentino Rossi ai tempi d’oro: liberi di Sacchetti e tripla sulla sirena di Dell’Osto. Poi un alley-oop per Donadoni, quindi le triple di Sacchetti e Traini: in un attimo da 72-67 a 85-67. In tre minuti un 13-0 di parziale che ammazza la partita. Gli ultimi otto minuti sono garbage time.
I numeri
Le statistiche per certi versi non differiscono troppo da quelle viste al Modì contro Gema. Lì la PL aveva preso 22 tiri meno dei termali (52-74), a Roseto invece sono 16 in meno (67-51). Se al Forum il problema erano stati i numeri a rimbalzo, stavolta la Toscana Legno pareggia la sfida sotto le plance, 29-30, ma colleziona palle perse. Alle fine sono addirittura 19, contro le sole 5 dei locali. E qui l’assenza di Bonacini si fa sentire. In più i numeri difensivi. L’idea di Turchetto, spiegata con grande chiarezza dal tecnico nel post Gema, è quella di segnare un canestro più degli altri. Difensivamente però nelle tre sfide giocate sotto la sua gestione, la PL ha subito 96 punti di media. Tanti, tanti.
Due in due
A Roseto manca uno dei due pivot, l’ex Crema Tsetserukou. La PL tira benissimo da due (11/17) e ci si aspetterebbe tanto la palla sotto per provare a far valere i chili e i centimetri dei due lunghi. È brava Roseto ad occupare l’area, ma i numeri di Vedovato e Klyuchnyk a fine partita raccontano tutto: 0 punti dal campo in due, ma anche 0 tiri dal campo. Gli unici 2 punti li segna l’ucraino dalla lunetta. Dall’altra parte Tiberti domina con 23 punti e 8/9 dal campo. È una chiave della partita.
Nelle ultime due sfide la nota migliore in casa PL si chiama Luca Campori. A Roseto il capitano è semplicemente perfetto: 15 punti con 5/5 dal campo e 3 assist, oltre alla difesa asfissiante su Aukstikalnis. Semplicemente sontuoso. Uno a cui aggrapparsi in questo finale. In crescita anche un Lucarelli da 9 punti, 3 rimbalzi e 2 assist. In doppia cifra Venucci, Cepic, Hazners e il top scorer Leonzio (18) . In una partita in cui l’attacco ha funzionato. È mancata la difesa. l