Livorno e i suoi Mayor: si svela il nuovo spettacolo che debutterà il 7 maggio al Goldoni
"Non posso c'ho da fa": la compagnia teatrale chiude la prima parte del laboratorio Contaminazione e si avvia a cominciare quello nuovo
LIVORNO Dalle “contaminazioni” all’annuncio del nuovo spettacolo “Non posso c’ho da fa” che debutterà al Goldoni il 7 maggio. La vulcanica compagnia Mayor Von Frinzius accende i riflettori su quel che si è appena concluso e su ciò che sarà. Perché si sa, a Livorno lo show dei Mayor è ormai da anni un must. Vietato, appunto, liquidare la questione con un “Non posso, c’ ho da fa”: e invece sarà proprio questa frase che corre troppo spesso di bocca in bocca il cuore del nuovo show.
Ma intanto il direttore artistico e fondatore, Lamberto Giannini con le registe Rachele Casali, Silvia Angiolini e Sofia Puccini si guardano indietro. «Grazie ai fondi del Comune destinati al bando per la cultura per il secondo semestre del 2025 e alla Fondazione Teatro Goldoni che ha messo a disposizione i locali, la Mayor ha potuto realizzare la prima parte del suo nuovo laboratorio teatrale “Contaminazione”». L’importanza di fare teatro, urlando, piangendo, ridendo, fingendo di essere qualcun altro. «Il teatro è una forma artistica dalla preziosa valenza educativa e in modo urgente risponde ai bisogni di ognuno di noi: bambini e ragazzi si trovano ad affrontare situazioni diverse e difficili, sopratutto se questi partono già con delle difficoltà, è indispensabile favorire l’integrazione, la partecipazione, la libertà di espressione e la consapevolezza di potercela fare». Il progetto “Contaminazione” ha visto la realizzazione di un laboratorio di 25 incontri: si è concluso il 22 dicembre. «Se siamo qui a lavorare su un bando per iniziative culturali è perché viviamo in una posizione privilegiata per la quale dovremmo rendere grazie tutti i giorni, per questo il laboratorio “Contaminazione”, gratuito per i suoi partecipanti fino ad esaurimento posti, è stato apertamente contrario alle guerre e ha dedicato gran parte della propria ricerca artistica all’esplorazione dei sentimenti e delle emozioni scaturite negli animi a causa di queste, allo studio di come dei fatti cosi lontani da noi possano comunque “contaminarci”. Per la delicatezza del tema è stato deciso di non realizzare un evento finale pubblico, ma una celebrazione privata per chi ha partecipato». Si ringraziano i partner, Gordon Music Academy, Cappella di Monterotondo e Fondazione Goldoni. Il laboratorio proseguirà nel 2026 e si concluderà a maggio con il debutto del nuovo spettacolo.l
Francesca Suggi
