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Livorno, ladri alla giostra sulla Terrazza Mascagni: «È il ventesimo colpo, ora basta»

di Stefano Taglione
Uno degli ultimi furti alla giostra "La codina"
Uno degli ultimi furti alla giostra "La codina"

Assaltato un distributore di palline, molti danni alla struttura per i bambini. L'imprenditore Dario La Terza: «Avevo chiuso da appena dieci minuti, tutto è avvenuto davanti a migliaia di persone, i malviventi non hanno paura più di niente»

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LIVORNO. Hanno forzato la saracinesca della giostra rompendo un distributore automatico delle palline, rubando l’incasso e provocando una marea di danni. È il «ventesimo furto in pochi anni, nonostante nel recente passato i ladri si fossero presi una “pausa”» – come denuncia il proprietario Dario La Terza – quello avvenuto poco dopo le 23 di mercoledì 13 agosto nella celebre struttura della Terrazza Mascagni, denominata “La codina”, che aveva chiuso da appena dieci minuti. «Ma la cosa che mi fa più rabbia – attacca l’imprenditore – è che il tutto è avvenuto davanti a migliaia di persone che stavano passeggiando sul lungomare. Nessuno ha visto niente, è incredibile. Questi delinquenti si sentono impuniti, tanto sono certi che se vengono identificati non fanno neanche un giorno di galera, ma restano liberi. Le forze dell’ordine dovrebbero pensare più a sorvegliare questa zona della città».

La Terza, all’interno della giostra, ha installato un sofisticato sistema di sorveglianza rivolgendosi a una multinazionale molto conosciuta (e pubblicizzata), installando l’allarme acustico, le telecamere e anche il sistema “nebbiogeno”, che spara il fumo bianco nei locali non appena viene confermata l’effrazione. «L’antifurto si è attivato – fa notare il titolare – ma purtroppo l’impianto di videosorveglianza non ha funzionato. Le forze dell’ordine hanno bisogno delle immagini per identificare i malviventi, ma non ci sono. Qualcuno ne dovrà rispondere: io pago un abbonamento periodico, ma pago affinché il servizio funzioni. In questo caso non ha funzionato niente, anche il “nebbiogeno” è entrato in azione dopo diversi secondi, troppo tardi considerando che in media i ladri agiscono in 25-30 secondi. In ogni caso, almeno la sirena dell’allarme, li ha fatti scappare. Ma ripeto: è incredibile che con tutte le persone che c’erano in giro nessuno abbia visto niente e questi delinquenti abbiano pensato di agire ugualmente, incuranti delle persone di passaggio. Ormai non hanno più vergogna, nessun pudore, non li ferma nessuno. Non hanno paura nemmeno della polizia o dei carabinieri, sono certi che difficilmente le loro azioni avranno conseguenze penali, evidentemente per questo continuano a rubare impuniti dappertutto. È il momento di dire basta».

Sul posto, per il sopralluogo post-furto, è intervenuto un equipaggio della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura, diretto dal commissario capo Gabriele Nasca. Delle indagini, non appena La Terza deciderà di sporgere querela, si occuperanno invece i colleghi della squadra mobile di via Fiume, coordinati dal vicequestore aggiunto Riccardo Signorelli. Se a causa del malfunzionamento interno le telecamere de “La codina non hanno ripreso nulla, magari quelle pubbliche del lungomare potrebbero aver inquadrato i malviventi al loro arrivo o nella fuga. Lo stabiliranno, in ogni caso, gli inquirenti quando avranno la possibilità di visionarle.

«I poliziotti sono anche arrivati subito – prosegue l’imprenditore – anche perché, a quanto mi hanno detto, si trovavano in zona. La mia collega, fra l’altro, aveva chiuso da dieci minuti, non ha fatto in tempo ad arrivare a casa che abbiamo subìto la visita dei ladri. Potrebbe anche essere che mentre gli agenti verificavano il raid questi balordi fossero fuori, nascosti fra la vegetazione. Sulla Terrazza Mascagni l’erba è incolta, hanno vita facile nascondendosi nelle aree verdi. Credo che bisognerebbe intensificare i controlli, visto che quest’area è ormai meta di furti. Non so esattamente quanto mi abbiano rubato, sicuramente parecchi spiccioli, ma sono più i danni, visto che all’interno della giostra hanno buttato all’aria tutto, anche il registratore di cassa, rompendo una delle macchinette delle palline usata dai bambini. Non ne possiamo davvero più, occorrono interventi definitivi per limitare l’azione di questi delinquenti».

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