Livorno, Amadio affronta un’impiegata per un post sui social: la donna ha un attacco di panico e finisce al pronto soccorso
La consigliera di Fdi si è presentata dalla dipendente che l’aveva contestata sui social chiedendole spiegazioni, per farla uscire dalla stanza è intervenuto anche il capo ufficio
LIVORNO. Una dipendente comunale ha avuto un attacco di panico ed è andata al pronto soccorso dopo che i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Marcella Amadio e Alessandro Perini, sono entrati nel suo ufficio per chiederle spiegazioni su un post. È successo lunedì scorso, poco prima di mezzogiorno, in Comune.
I fatti
Tutto è iniziato il 27 marzo scorso quando scoppia la bufera in Consiglio comunale con Amadio che definisce il sindaco Luca Salvetti “testa di c...”. La seduta viene sospesa e in aula arriva la polizia municipale. La notizia balza agli onori delle cronache e anche Il Tirreno la riporta e la pubblica sul web, condividendo l’articolo sui social. La dipendente comunale allora commenta così: «Questa donna (Amadio, ndr) va cancellata, proprio cancellata, altro che mandata in Consiglio regionale».
Il giorno dopo – il 28 marzo – il consigliere Perini pubblica sulla sua pagina Facebook un video di circa un minuto e mezzo in cui attacca la dipendente: «I dipendenti comunali dovrebbero (per legge) essere terzi e imparziali. Invece guardate cosa scrive questa dipendente contro i consiglieri di Fratelli d’Italia». Il consigliere chiede quindi che la donna «risponda pubblicamente di questo suo commento e che dia una spiegazione, magari in una commissione consiliare». E, sempre nel video, invoca un provvedimento disciplinare per «la lealtà dimostrata non verso tutta l’amministrazione, ma soltanto verso una certa parte politica».
In ufficio
Ma non finisce qui perché i due consiglieri decidono allora di affrontare viso a viso la dipendente comunale. Così lunedì scorso la raggiungono in ufficio, in Comune, intorno alle 11,50, chiedendole di poterle parlare. Perini resta sulla porta, Amadio, invece, si avvicina alla scrivania e «con atteggiamento assertivo e autoritario» – come racconterà in seguito la dipendente ai suoi superiori – chiedendo spiegazioni sul significato del commento lasciaro sui social oltre due settimane prima. Una collega presente nella stanza assiste alla scena, si alza e avverte subito il responsabile dell’ufficio che a quel punto interviene. È lui a far presente alla consigliera di Fratelli d’Italia che l’oggetto della discussione è di natura personale, estraneo quindi a questioni lavorative. Ma nonostante l’intervento del responsabile, Amadio continua a chiedere chiarimenti alla consigliera, ponendo delle domande alla dipendente che, dal canto suo, sottolinea di non condividere l’atteggiamento tenuto durante il Consiglio comunale. «È un comportamento inammissibile da parte di qualunque rappresentante eletto democraticamente, a prescindere dal suo orientamento politico», è la risposta della dipendente ad Amadio.
La minaccia di denuncia
Alla fine la consigliera di Fratelli d’Italia abbandona la stanza, annunciando però alla dipendente di voler procedere con una formale denuncia per quel post. Ed è allora che succede: la donna inizia a non stare bene. Si agita e confida ai colleghi di non riuscire a respirare. Racconta che l’episodio di pochi minuti prima l’ha turbata e così entra in uno stato d’agitazione che sfocia poi in un attacco di panico che la costringe a rivolgersi al pronto soccorso dell’ospedale di Livorno.
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