Livorno, morsa alla gamba dal ragno violino: «Mi sono salvata grazie a una foto»
Laura Romboli, esponente Pd, è stata punta nel circolo di via Donnini: il suo racconto
LIVORNO. «All’inizio pensavo che fosse una semplice puntura di zanzara, dato che ho sentito un leggero dolore alla gamba e niente di più. Poi, dopo qualche ora, ho notato due piccoli segni in rilievo, circondati dal bianco e poi, più esternamente, dal rossore. Avevo visto una foto sui social sugli effetti del ragno violino, così me ne sono ricordata, l’ho confrontata con quelli sul mio corpo e ho chiamato il medico di base, che ha confermato la diagnosi e mi ha prescritto cortisone e antibiotici».
A parlare è Laura Romboli, livornese di 70 anni, la dirigente della federazione livornese del Pd ed ex consigliera del Comune di Rosignano Marittimo che mercoledì scorso, durante una riunione con i colleghi del Pd, è stata morsa da un ragno violino che le ha perforato la tuta mentre era seduta attorno a un tavolo insieme a una decina di persone.
Romboli, è grazie a una foto sui social che si è accorta del morso.
«Esatto, mi piacerebbe sottolineare questo. Non voglio fare allarmismo, visto che penso che in Italia sia un insetto raro e non sia “facile”, per fortuna, essere morsi. Se capita, però, bisogna agire tempestivamente. Purtroppo, fatta eccezione per il pronto soccorso, non esiste un punto di primo soccorso efficiente a cui rivolgersi e il medico di base non sempre risponde velocemente. Il mio sì, devo ringraziarlo, infatti non sono nemmeno andata in ospedale. Il pronto soccorso, a mio parere, va utilizzato per problemi di salute più importanti e non vorrei che adesso, dopo la mia disavventura, le persone al primo “pinzo” si precipitassero al triage. Questo va evitato assolutamente».
Lei, infatti, non c’è andata.
«No, perché non ce n’era bisogno. Il morso del ragno violino non comporta di per sé un problema di salute da codice rosso che richiede una cura in pochi minuti, ma non va neanche sottovalutato ed è opportuno comunque intervenire tempestivamente. Nel mio caso antibiotici e cortisone».
La zona del morso si è gonfiata?
«Un po’ sì e rimarrà gonfia ancora per qualche tempo, il decorso non sarà rapissimo. Essendo intervenuta con velocità, tuttavia, è rimasta bianca e rossa, non è diventata blu o violacea come si vede in alcune foto online. L’importante è capire in tempo cosa sia successo e avvertire il proprio medico di famiglia».
Cosa le ha risposto il medico?
«Ha confermato la diagnosi, chiedendomi se mi avesse morso in casa. Se fosse accaduto qui, infatti, avrei dovuto procedere a un’intensa disinfestazione, perché il ragno violino va eliminato: potrebbe mordere altre persone e la sicurezza deve essere una delle prime preoccupazione dopo l’inizio della cura».
Nella sede del Pd infatti l’hanno fatta.
«La mia preoccupazione, infatti, è stata avvertirli immediatamente e so che sono subito intervenuti».
Qual è il consiglio che dà a chi ha sospetti di essere stato punto da un ragno violino?
«Di guardare bene l’area della “puntura”. Se ci sono questi due segni in rilievo, molto piccoli, circondati dal bianco e dal rosso è probabile che si tratti di questo. Quindi il consiglio che do è di chiamare subito il medico di famiglia e fare riferimento a lui».