Il Tirreno

Livorno

Guardia di finanza

Gioielleria e “Compro Oro” livornese multata per 149.000 euro


	Due bilancine analizzate dalla guardia di finanza
Due bilancine analizzate dalla guardia di finanza

Livorno: il titolare avrebbe accettato pagamenti in contanti sopra la soglia. In altri casi, sia in città che in provincia, sequestrate bilancine non omologate per pesare i gioielli

28 settembre 2022
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LIVORNO. Pagamenti in contanti sopra la soglia e bilancine di precisione non omologate, revisionate e senza il marchio “Ce”, il certificato che attesta i requisiti minimi previsti dall’Unione europea. La guardia di finanza, negli ultimi mesi, ha sanzionato per 149.000 euro una gioielleria livornese che svolge anche l’attività di “Compro oro” e altri punti vendita simili fra Cecina e Piombino per i bilancini non regolari, anche se i militari delle fiamme gialle non hanno colto in flagrante i venditori mentre pesavano i gioielli.

«Decine – spiegano infatti dal comando provinciale, guidato dal colonnello Cesare Antuofermo – sono state le attività ispettive nei confronti di “Compro oro”, “money-transfer” e attività commerciali che, per loro natura, possono essere a rischio dal punto di vista economico-finanziario. Tra i target operativi è stata in particolare individuata una gioielleria che ha commesso varie violazioni, con 143.000 euro di sanzioni amministrative. È in particolare emerso che l’attività di preziosi abbia: accettato vari e ripetuti pagamenti in contanti sopra soglia, compilato in maniera erronea le previste schede di registrazione e, finanche, utilizzato bilancini di precisione non revisionati, non omologati e senza marchio “Ce”. L’identificazione chiara e puntuale dei venditori, il divieto di contante per importi sopra le soglie di legge e l’obbligo di utilizzo di strumenti tracciabili (bancomat e carte di credito ad esempio) costituiscono presIdi fondamentali per la prevenzione e il contrasto del riciclaggio di denaro porco e i tentativi di infiltrazioni criminali».

In questo comparto la guardia di finanza, che a livello provinciale su questi negozi sta proseguendo le indagini, «esercita le sue competenze specialistiche esclusive per intercettare condotte illecite, ma anche per tutelare i cittadini e la maggior parte degli esercizi che invece operano secondo le norme. A questo proposito, si invitano tutti a segnalare eventuali situazioni sospette o irregolarità, fornendo i relativi elementi di dettaglio al 117 o nelle caserme del corpo presenti sul territorio livornese».

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