Il consigliere regionale Enrico Tiero arrestato: l’accusa è di corruzione – Favori, soldi e tessere di partito
Nei mesi scorsi si era autosospeso in seguito all'iscrizione nel registro degli indagati di un altro procedimento
Il consigliere regionale del Lazio Enrico Tiero, esponente di Fratelli d’Italia, è stato posto agli arresti domiciliari nella mattina di sabato 18 ottobre nel corso di un’operazione congiunta di carabinieri e guardia di finanza. Il provvedimento arriva nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla procura di Latina.
Le ipotesi d’indagine
Secondo gli inquirenti, Tiero avrebbe utilizzato il proprio ruolo istituzionale per agevolare le attività di alcuni imprenditori attivi nei settori della distribuzione alimentare, dei servizi sanitari e della raccolta dei rifiuti. Le presunte agevolazioni sarebbero avvenute durante la gestione di pratiche e iter amministrativi.
Scambi di favori
In cambio dei presunti aiuti, il consigliere avrebbe ricevuto diversi vantaggi: assunzioni di persone a lui vicine, una somma di denaro e, in un caso, la sottoscrizione di tessere di partito. Tutti elementi ora al vaglio della procura.
Precedenti e sospensione
Tiero era già indagato in un’altra inchiesta per corruzione. Nei mesi scorsi aveva annunciato la propria autosospensione dai lavori del consiglio regionale, in attesa di chiarire la propria posizione.
Prossimi sviluppi
La magistratura prosegue l’attività investigativa per definire il quadro delle presunte relazioni tra l’esponente politico e il mondo imprenditoriale locale. Intanto, il consigliere dovrà difendersi dalle nuove accuse davanti ai giudici.