Modello 730, quando arriva il rimborso Irpef in busta paga e come ottenerlo più velocemente
La scadenza ufficiale per trasmettere la dichiarazione resta fissata al 30 settembre, ma c'è un motivo concreto per agire prima
Anche per il 2025 è disponibile il modello 730 precompilato, accessibile sul portale dell’Agenzia delle Entrate già da aprile. Tuttavia, solo da pochi giorni i contribuenti possono modificarlo e inviarlo per completare la procedura. La scadenza ufficiale per trasmettere la dichiarazione resta fissata al 30 settembre, ma c'è un motivo concreto per agire prima: chi presenta il modello in anticipo potrà ricevere l’eventuale rimborso Irpef in tempi più rapidi.
Perché inviare la dichiarazione in anticipo
Anche se la scadenza è ancora lontana, chi invia il modello 730 nelle prime settimane ha un vantaggio. Il rimborso dell’Irpef può arrivare già in estate, accreditato direttamente nella busta paga o nella pensione, a seconda della situazione lavorativa. Chi invece aspetta gli ultimi mesi dovrà pazientare fino a settembre o, nei casi più tardivi, fino a novembre. Nei giorni recenti, il sito dell’Agenzia delle Entrate ha registrato rallentamenti e problemi di accesso. È plausibile che molti contribuenti, consapevoli di questo beneficio, si siano affrettati a compilare e inviare il 730 per ottenere il conguaglio fiscale quanto prima.
A chi spetta il rimborso Irpef
Il rimborso Irpef scatta quando, al termine della dichiarazione, il totale delle detrazioni fiscali supera l’importo dell’imposta dovuta. Questo credito viene generalmente restituito tramite il sostituto d’imposta: l’azienda per i lavoratori dipendenti o l’ente previdenziale per i pensionati. Se non è presente un sostituto d’imposta, il contribuente può optare per l'accredito diretto sul proprio conto bancario. Tuttavia, in questo caso i tempi per ricevere il rimborso possono essere meno prevedibili e, in genere, più lunghi.
Quando arrivano i rimborsi: il calendario
I tempi per ottenere il rimborso dipendono dalla data di invio del modello 730. Di seguito, una panoramica delle tempistiche previste per chi indica un sostituto d’imposta:
- Invio entro il 31 maggio: rimborso previsto nella busta paga di luglio, o tra agosto e settembre per i pensionati.
- Invio tra il 1° e il 20 giugno: rimborso nella busta paga di agosto.
- Invio tra il 21 giugno e il 15 luglio: rimborso nella busta paga di settembre.
- Invio tra il 16 luglio e il 31 agosto: rimborso nella busta paga di ottobre.
- Invio entro il 30 settembre: rimborso previsto a novembre.
Si tratta di tempistiche indicative che possono variare in base a eventuali ritardi o problemi tecnici. Resta però certo che chi presenta la dichiarazione entro fine maggio ha maggiori probabilità di ricevere il rimborso in tempi molto rapidi.
Come funziona il modello 730 precompilato
Nel modello precompilato il contribuente trova già inseriti diversi dati noti all’Agenzia delle Entrate: redditi da lavoro, spese sanitarie, detrazioni standard, certificazioni uniche. Accedendo con le proprie credenziali al portale dell’Agenzia, è possibile visualizzare e verificare queste informazioni. In questa fase è importante controllare che i dati siano corretti, ma anche valutare se ci sono elementi da aggiungere. Alcune spese detraibili, come quelle per affitto, istruzione o sport, potrebbero non essere state inserite. Aggiungendole, si può aumentare il rimborso spettante.
Serve l’aiuto di un professionista?
Per i contribuenti con una situazione fiscale semplice, il modello semplificato è pensato per poter essere gestito anche senza assistenza. Tuttavia, in caso di dubbi o di spese particolari da dichiarare, può essere utile rivolgersi a un Centro di assistenza fiscale (CAF) o a un consulente abilitato. In alternativa, il sito dell’Agenzia delle Entrate offre guide passo-passo e una serie di strumenti che facilitano la compilazione, rendendo la procedura più accessibile rispetto al passato.