Il Tirreno

In aula

Gérard Depardieu condannato a un anno e mezzo di carcere per aggressioni sessuali: le accuse sul set e la difesa di Brigitte Bardot


	Gérard Depardieu
Gérard Depardieu

A causa delle accuse, l’attore francese ha detto di essersi tenuto lontano dai set cinematografici negli ultimi tre anni

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Nel giorno in cui si apre ufficialmente la 78ª edizione del Festival di Cannes  martedì 13 maggio  , la giustizia francese ha emesso un verdetto destinato a far discutere: Gérard Depardieu, icona del cinema d’oltralpe, è stato condannato a 18 mesi di reclusione con la condizionale per aggressioni sessuali avvenute nel 2021 sul set del film Les Volets Verts. A renderlo noto sono stati i giudici del Tribunale di Parigi, che hanno inoltre imposto all’attore una multa di 20.000 euro e l’iscrizione nel registro dei colpevoli di reati sessuali. La corte ha sottolineato che, sebbene Depardieu abbia contestato le accuse, «sembra non aver compreso appieno il concetto di consenso», come dichiarato dal presidente della camera giudicante. Una delle vittime, identificata come Amélie, presente in aula, ha espresso soddisfazione e commozione per la decisione. L'attore, invece, non era presente in aula: si trova in Portogallo impegnato nelle riprese di un nuovo progetto cinematografico diretto da Fanny Ardant.

La difesa annuncia ricorso

I legali del 76enne attore hanno già fatto sapere che impugneranno la sentenza. Il suo avvocato, Jeremie Assous, ha criticato duramente il verdetto, affermando che «oggi, chiunque sia coinvolto in un’accusa di violenza sessuale è automaticamente ritenuto colpevole». Negli ultimi anni, Depardieu è stato travolto da numerose denunce: una ventina di donne lo hanno accusato di comportamenti inappropriati, abusi e molestie, in un clima segnato dall’effetto #MeToo anche in Francia. Tra queste anche l’attrice Charlotte Arnould, che nel 2020 ha sporto denuncia per stupro, sostenendo di essere stata violentata nella casa dell’attore nel 2018.

I fatti contestati

Il processo recentemente concluso si è concentrato su due episodi avvenuti nel settembre 2021, durante le riprese del film Les Volets Verts. Amélie K., scenografa 54enne, ha raccontato che, dopo un'accesa discussione, l’attore l’avrebbe trattenuta fisicamente in modo inappropriato. Un'altra testimone, assistente alla regia di 34 anni, ha denunciato tre episodi di palpeggiamenti sul seno e sui glutei. Depardieu ha ammesso di aver usato un linguaggio volgare e di aver toccato una collega durante una discussione, ma ha negato ogni intento sessuale. In aula ha dichiarato: «Il mio nome è stato sporcato da menzogne. È come vivere in un film di fantascienza, solo che questa è la realtà». A causa delle accuse, Depardieu ha detto di essersi tenuto lontano dai set cinematografici negli ultimi tre anni.

Difese celebri, accuse divisive

Durante il processo, in sua difesa si sono espressi nomi noti del cinema francese. L’attrice e regista Fanny Ardant ha definito Depardieu un artista geniale e complesso: «Il genio porta con sé anche una certa pericolosità. È al tempo stesso santo e mostro». Anche Brigitte Bardot ha preso posizione, criticando le derive del femminismo contemporaneo. In un’intervista televisiva ha detto: «Ormai basta toccare un fondoschiena per essere messi alla gogna. Io preferisco gli uomini, e il femminismo non fa per me».

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