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Grosseto, il locale “scappa” da via Roma ma viene bersagliato dai furti – La titolare: «È la terza volta, viviamo nell’insicurezza perenne»


	A sx l'ingresso del ristorante, a dx la finestra danneggiata dai ladri
A sx l'ingresso del ristorante, a dx la finestra danneggiata dai ladri

Terzo tentativo da Poldo. Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre sono stati danneggiate due finestre usando un mattone poi lasciato lì vicino: «Serve una maggiore illuminazione»

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GROSSETO. Le crepe si sparpagliano sulla superficie del vetro in linee irregolari, si irradiano dal punto in cui la grande finestra è stata colpita – ripetutamente – con un mattone, poi abbandonato lì vicino. È il terzo tentativo di furto – stavolta non riuscito – che il ristoro da Poldo, all’angolo tra la via Amiata e piazza Nassirya, ha subito negli ultimi due anni circa. Stesso modus operandi, stessa finestra presa di mira, quella che s’affaccia sul lato strada. «Evidentemente gli piace», commenta con non poca amarezza la titolare del locale, Eleonora Casini.

Il fatto è successo nella notte tra il giorno di Natale e Santo Stefano. Un regalo proprio non gradito, che Casini s’è trovata davanti ieri. «Il 25 e il 26 dicembre – spiega – il locale era chiuso, abbiamo tenuto aperto per la Vigilia». Una volta arrivata davanti al ristorante dopo le feste, l’amara scoperta: due grandi finestre, di quelle scorrevoli, erano danneggiate. Una è particolarmente rovinata, l’altra un po’ meno. I danni, comunque, ci sono e non sono pochi. «Penso che ci vorranno diverse centinaia di euro per rimediare, ma devo ancora fare il preventivo con la ditta», spiega Casini. Tanto più che il tentato furto è avvenuto proprio a ridosso delle feste, perciò «è difficile trovare qualcuno che venga a sostituire le finestre in tempi rapidi».

Nonostante «abbia allarmato il ristorante, non riesco a parare questi tentativi di furto. L’insicurezza è perenne», aggiunge Casini. Le telecamere riprendono l’area e, fino alla notte del 25 dicembre, mostrano il vetro intatto. Poi, la mattina del giorno successivo, ecco spuntare il danno. Il punto è che «l’illuminazione lì è scarsa: piazza Nassirya è molto buia, così come viale Fossombroni, soprattutto in alcune sere. Questa oscurità – sottolinea la titolare – è un incentivo per non essere visti. Per questo chiedo una maggiore illuminazione pubblica che faccia da dissuasore contro azioni di questo tipo, favorite appunto dal non essere visti».

Intanto quello natalizio è stato solo l’ultimo di una serie di furti negli ultimi anni. Il terzo, per la precisione. «Le altre due volte – racconta Casini – i ladri sono riusciti a entrare, portando via le mance che avevamo lasciato, circa 400 euro. Da allora non le teniamo più al locale. Ci riprovarono dopo due giorni, ma avevo già messo l’allarme e non trovarono niente». Questo era circa due anni fa. «Ora ci hanno riprovato con le stesse modalità. Mi viene il dubbio – ipotizza Casini – che si tratti della stessa persona che ci ha riprovato, magari pensando che la sera di Natale avessimo lasciato qualcosa».

Lei, con il suo ristorante, si era spostata in viale Fossombroni anche per avere un po’ di “pace” dal punto di vista della sicurezza. Prima, infatti, il ristorante era in via Roma e la decisione di lasciare quella zona arrivò nel 2020. «È stato un insieme di cause, tra cui – spiega Casini – un episodio in particolare: una sera ci fu un accoltellamento vicino al nostro locale, tentarono di ripararsi all’interno del ristorante». Più in generale, c’era una percezione di insicurezza, con episodi frequenti. «Tanto che spesso avevamo paura ad andare o a uscire dal lavoro la sera, siamo anche uno staff tutto al femminile. Non era bello, soprattutto quando chiudevamo tardi il ristorante».

Adesso, in viale Fossombroni, «la sicurezza personale – assicura Casini – è migliorata, questi timori non ci sono più». Sostituiti, però, «dall’angoscia dei furti».

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