Il Tirreno

Grosseto

Sos violenza

Grosseto, spari in campagna: un ferito. Giallo alle porte della città

di Matteo Scardigli

	Carabinieri e soccorritori in azione (foto d'archivio)
Carabinieri e soccorritori in azione (foto d'archivio)

A terra un giovane di 23 anni colpito a una gamba. Sul posto i carabinieri con giubbotti antiproiettile e mitra spianati, e la Croce rossa

2 MINUTI DI LETTURA





GROSSETO. Sotto al cavalcavia, in mezzo alla macchia, ci sono una donna in preda al panico e un uomo a terra, ferito e sotto choc.

Pomeriggio, zona Sante Mariae, a sud del centro urbano. Ancora non fa troppo buio ma in ogni caso, a fare luce, ci sono i lampeggianti di carabinieri e Croce rossa. I soccorsi sono stati chiamati diversi minuti prima ma la zona è difficile da individuare e da raggiungere. I volontari stanno soccorrendo l’uomo, che si tiene con forza una gamba: è stato raggiunto da almeno un colpo di arma da fuoco (forse di più, ma nel caos di quei momenti non è chiaro), gli danno degli antidolorifici e tamponano la ferita che riescono a individuare. I militari tutto intorno, indosso i giubbotti antiproiettile e in mano le armi spianate.

L’ambulanza si lancia a sirene spiegate verso il pronto soccorso tallonata da diverse pattuglie. Compito dei carabinieri al Misericordia, arrivati in massa, è quello di tenere gli occhi sul ferito; che nel frattempo viene sottoposto alle cure del caso da parte del personale medico del presidio sanitario e identificato: è un ventitreenne di origine straniera. Non sarebbe in pericolo di vita.

Sul mezzo della Croce rossa anche la donna, che cerca di rimanere il più possibile accanto al giovane ma poi lo deve necessariamente lasciare nelle mani dei medici e degli infermieri (non può seguirlo nell’area riservata a dipendenti e pazienti); al pronto soccorso continua a dare in escandescenze, circondata dai carabinieri.

La dinamica è ancora al vaglio, ma si fanno largo le ipotesi di una lite finita male oppure di un regolamento di conti. Pare infatti che la coppia raggiunta nella macchia abbia parlato di – almeno – un secondo uomo, il presunto sparatore, forse un connazionale del ferito. Il Comando di piazza Lamarmora, tuttavia, non lascia filtrare niente; anche se sembra che una svolta possa essere vicina.

Per chiarire fino in fondo la vicenda sono comunque indispensabili le testimonianze dell’uomo colpito e della donna, che i militari – data notifica al magistrato di turno – hanno intenzione di ascoltare proprio in queste ore: di mezzo ci sono armi da fuoco e un ferito, per fortuna – pare – non in modo grave, e soprattutto c’è almeno una persona che deve rispondere di quanto è successo nei confronti delle autorità competenti.


 

Primo piano
Il caso

Pisa, prof ebreo ferito all'Università: già identificati 20 sospettati

di Andreas Quirici