Il Tirreno

Grosseto

Maltempo e danni

In via Porciatti fondi sott’acqua. «Chiederemo i danni al Comune»

di Elisabetta Giorgi
In via Porciatti fondi sott’acqua. «Chiederemo i danni al Comune»

Mediateca digitale e laboratorio allagati. «In due settimane è la quarta volta»

26 settembre 2022
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GROSSETO. Fondi allagati in pieno centro a Grosseto per via dell’acqua piovana e del sistema di scolo che non riceve. Era già successo in queste settimane, è capitato di nuovo ieri. Diversi fondi in via Porciatti si sono ritrovati inondati con danni molto importanti.

Le attività sono paralizzate e c’è rabbia in zona per l’evidente malfunzionamento delle fognature. La Mediateca digitale della Maremma ha nuovamente dovuto fronteggiare problemi enormi, al civico 10 di largo Porciatti. In poco più di due settimane è la quarta volta che si ritrova sott’acqua. La prima era stata il 7 settembre, la seconda il 9, la terza il 15 e la quarta ieri. Il locale, che nel frattempo era stato svuotato dal materiale professionale (portato in garage, ma molto del quale danneggiato) , in queste settimane era inagibile e ieri pomeriggio era ancora sommerso. Come pieno d’acqua e fogliame è stato un altro fondo sullo stesso marciapiede, in via Porciatti 4: è il laboratorio Zimart, proprietà di Caterina Ziemacki, un’attività di restyling mobili dove la poggia ha superato (pure qua) l’altezza delle paratie provocando danni importanti.

Il laboratorio

«In un mese da noi è la terza volta», spiega Caterina Ziemacki, mentre nel primo pomeriggio ripulisce il locale con il compagno Diego. Anche lei aveva messo le paratie e non sono bastate. «La prima volta ho avuto nel mio fondo 10 centimetri d’acqua, la seconda 52 e la terza volta stanotte (la notte tra sabato e domenica, ndr) 30 centimetri». È lei stessa a mostrarci l’interno del locale di sua proprietà, i danni al muro in cartongesso (c’è pure un buco) e arredi di pregio tutti zuppi che prova a tamponare dall’acqua onde evitare conseguenze irreparabili, per esempio quelli a un mobile d’epoca sormontato da marmi. Caterina mostra la conformazione della strada e punta il dito contro un tombino proprio lì di fronte e da cui pare essere dipeso tutto. L’acqua ha trovato il “tappo” e si è riversata sul marciapiede, salendo così tanto da superare la barriera di 50 centimetri, per poi scendere nel fondo e allagandolo. Un disastro, «abbiamo avuto anche foglie e fango. Chiederemo i danni al Comune, anche sentendo le altre persone che sono nella nostra situazione».

La Mediateca

La Mediateca digitale è in tilt. Sorge a fianco, e custodisce (anzi custodiva, perché ora il fondo è stato svuotato proprio a causa degli allagamenti) la straordinaria storia per immagini del territorio maremmano: filmati e video-testimonianze sulle tradizioni popolari, la riforma agraria, l’industria mineraria, la seconda guerra mondiale, la resistenza, la bonifica, l’alluvione del 1966 e molto altro. Un progetto patrimonio di Fondazione Grosseto Cultura, gestito dall’associazione Kansassìti Aps presieduta da Francesco Ciarapica e che punta al recupero, al restauro e alla digitalizzazione delle pellicole originali possedute da Mediateca. Il 9 settembre i danni erano stati sostanziosi, solo il proiettore (finito in tilt) costava 5mila euro. Ieri di nuovo era caos, con la differenza che il fondo stavolta era vuoto perché i mobili, le bobine, tutto l’immenso patrimonio era stato portato tutto via. C’erano una scopa che galleggiava, e poco altro. «Avevamo appena finito di asciugare e avevamo ordinato nuove e più alte paratoie – spiega amareggiato Francesco Ciarapica, presidente di Kansassìti – ma tutto è finito di nuovo e per la terza volta sott’acqua. I vigili del fuoco sono bravissimi e disponibilissimi a pompare fuori i metri cubi d’acqua, ma non sono loro a poter impedirne l’ingresso. Constatando che i tombini, a distanza di 12 ore, erano ancora pieni e saturi i vigili del fuoco ci hanno suggerito di chiamare il Comune, perché il problema è evidentemente legato alla manutenzione delle fogne che non ricevono più a sufficienza e fanno crescere il livello d’acqua per oltre 20 centimetri sopra il marciapiede. Abbiamo chiamato la polizia municipale che in effetti ha mandato un tecnico per un sopralluogo, ma il tutto si è limitato a quello e puntualmente alla successiva intensa pioggia siamo di nuovo punto a capo e sott’acqua». Ancora ieri, verso le 15,45, i vigili del fuoco erano tornati nella sede della Mediateca a svuotare il fondo. Ma la prospettiva che succeda di nuovo un altro disastro è dietro l’angolo.


 

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