Pongracic, visite ok e poi la firma. E ora la Fiorentina cerca centrocampisti
Il centrale ex Lecce sarà legato alla Fiorentina almeno per i prossimi quattro anni. Intanto la società si è fatta avanti per Andrea Colpani, trequartista del Monza
FIRENZE. È stata lunga e piena di cose la prima giornata di Marin Pongracic da nuovo calciatore della Fiorentina, cominciata intorno alle 10 di ieri mattina con l’ingresso all’Istituto Fanfani per svolgere le visite («Sono molto felice») e da lì proseguita via via per tappe con base di riferimento ovviamente il Viola Park: la “casa” del difensore croato per i prossimi quattro anni, quanti ce ne sono sul contratto sottoscritto una volta rientrato al centro sportivo con il via libera dei medici.
Giusto nelle ore in cui, quasi duemila chilometri più a nord, Nikola Milenkovic si legava al Nottingham Forest fino al 2029, conclusione ormai scritta di una trattativa che ha portato l’uno a Firenze (beffando il Rennes, che intanto ha “puntato” Ostigaard del Napoli) in sostituzione dell’altro che andava in Inghilterra con i saluti affettuosi e i ringraziamenti del club di Commisso attraverso il sito. Sorridente, rilassato ma con lo sguardo giusto di chi ha voglia di mettersi in mostra per cogliere l’occasione, Pongracic ha subito incontrato Palladino una volta arrivato al Viola Park. Due chiacchiere per conoscersi, qualche indicazione di massima su quello che lo attende in questi ultimi giorni di ritiro a Bagno a Ripoli prima di volare con la Fiorentina proprio in Inghilterra per la seconda fase della preparazione con dentro altre amichevoli, insomma il modo migliore e immediato per calarsi bene e a fondo nella nuova realtà. E oggi ci sarà il passaggio conclusivo, quello che consegnerà il nome di Marin Pongracic al mercato viola: la firma sul contratto (che è già tutto pronto) , con le rituali foto a fissare il momento, e poi in campo per svolgere il primo allenamento insieme ai compagni di squadra.
Il centrale ormai ex Lecce è già il “passato” di un mercato che va veloce e ancora più veloce occorre che vada per garantire almeno due rinforzi a centrocampo a Palladino, i due che di fatto nel ruolo e nelle caratteristiche vadano a sostituire Arthur e Bonaventura, a loro volta i “veri” titolari nella squadra che è stata di Italiano tra tutti i calciatori del reparto mediano che al 30 giugno hanno chiuso il loro rapporto con la Fiorentina, da Maxime Lopez a Duncan passando per Castrovilli. Più avanti ne arriverà anche un terzo, ma intanto ne servono un paio in tempi brevi e adesso le attenzioni si stanno concentrando soprattutto su Sandi Lovric, 26 anni, austriaco di passaporto sloveno che gioca nell’Udinese, “bottega” com’è noto affatto economica. E difatti, ai 7-8 milioni di offerta avanzata da Firenze è stata contrapposta a stretto giro di posta una richiesta da 12-13 milioni che ha impedito al contatto di trasformarsi in trattativa vera e propria, ma non ha smorzato l’idea. Anzi. La Fiorentina è pronta a rilanciare, perché considera Lovric uno dei due elementi adatti intorno a cui costruire il centrocampo viola: abbastanza semplice fin da adesso posizionare lo striscione d’arrivo intorno a quota dieci milioni. Non distante e però nemmeno vicinissimo: quel che è certo è che serve uno scatto in avanti deciso e convinto per provare a consegnare a Palladino un elemento nuovo nel mezzo prima di volare oltre Manica. Detto che Thorstvedt a questo punto, e sempre per caratteristiche tecnico-tattiche, diventa l’alternativa allo sloveno dei friulani, e che Vranckx rimane comunque nella lista dei candidati seppur sempre più sfumato ogni giorno che passa, sotto con il mediano di posizione e compiti: la Fiorentina ha messo nel mirino Johnny Cardoso, 23 anni a settembre, americano del Betis, ma a Siviglia chiedono non meno di 23-25 milioni e un po’sotto c’è Edoardo Bove, 22 anni, gioiellino della Roma e in (possibile) uscita dal club giallorosso.
Infine, la Fiorentina si è fatta nuovamente avanti per Andrea Colpani, talentuoso trequartista classe 1999 del Monza, trovando sponda e apertura da parte di Galliani per aprire una trattativa che ancora non c'è e che ci sarà a tempo debito.