Vada, niente Bandiera Blu nel 2025: arriva la motivazione dell'esclusione (a sorpresa)
Bandiera Blu Fee scrive una lettera al sindaco di Rosignano
ROSIGNANO. Ormai siamo prossimi all’avvio ufficiale della stagione balneare e nei giorni scorsi a Roma è stata consegnata la Bandiera Blu 2025 ai Comuni che avevano effettuato la procedura per ottenere il riconoscimento da parte della Fee Italia, organizzazione internazionale senza scopo di lucro presente in oltre 80 Paesi e riconosciuta dall’Unesco come leader mondiale nel campo dell’educazione ambientale). Fra i Comuni “premiati” c’è, insieme ad altri della nostra costa, anche il Comune di Rosignano Marittimo che come noto ha ricevuto il vessillo per le spiagge di Castiglioncello e La Mazzanta.
Nella lettera che Fee ha inviato al sindaco, c’è scritto, a proposito della Marina vadese: “Per la qualità delle acque non rispondenti ai criteri Bandiera Blu è stata esclusa la spiaggia: Vada”. Una sorpresa, dal momento che anche la Regione Toscana ha certificato nel decreto 2025 l’”eccellenza” delle acque. L’amministrazione comunale sta ora valutando se inviare eventualmente una nuova missiva per chiedere ulteriori elementi riguardo agli esiti della valutazione che è stata fatta nel caso specifico.
Il Comune, l’autunno scorso, aveva presentato infatti la pratica per tre spiagge - Castiglioncello, Marina di Vada e La Mazzanta - e per tutte e tre le località i parametri, a partire dalla qualità delle acque (che sono una delle condizioni principali, ma non la sola), erano eccellenti. «Comunque – fanno sapere dall’amministrazione comunale _ è già accaduto in passato, anche in provincia di Livorno, che una spiaggia già più volte Bandiera Blu abbia “saltato” un anno per vari motivi e l’anno dopo sia rientrata nella lista delle “bandiere”».
A fronte della nuova assegnazione a Rosignano della Bandiera Blu, molti cittadini continuano a chiedere quali siano i criteri e soprattutto quanto costa avere il riconoscimento del vessillo: il costo annuo è di 1500 euro, per l’acquisto di circa cinquanta bandiere da mettere sulle spiagge. Dal punto di vista tecnico procedurale, per ottenere il riconoscimento le spiagge devono rispettare 33 criteri che riguardano la qualità delle acque, la gestione ambientale, l’educazione ambientale e l’informazione, i servizi e la sicurezza.
“La qualità dell’acqua _ spiegano in Comune _ è data da cinque punti: il primo afferma che la spiaggia deve rispettare pienamente i requisiti di campionamento e frequenza relativamente alla qualità delle acque di balneazione. Il secondo, la spiaggia deve rispettare pienamente gli standard e i requisiti di analisi relativamente alla qualità delle acque di balneazione. Il terzo, conformità alle direttive sul trattamento delle acque reflue e sulla qualità delle acque di scarico; nessuno scarico di acque reflue (urbane o industriali) deve interessare l’area della spiaggia. Quarto punto: la spiaggia deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu per i parametri microbiologici relativamente alla Escherichia coli (coliformi fecali) e agli Enterococchi intestinali (streptococchi). Quinto punto: la spiaggia deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu per i parametri fisici e chimici, oli e materiale galleggiante.