Viareggio, alla scoperta dell’ultima dimora di Puccini a Viareggio
Domenica 14 dicembre la visita straordinaria alla villa del Marco Polo dove il maestro compose Turandot. Ecco come partecipare (posti limitati)
Viareggio È il luogo dove ha composto la Turandot, uno dei suoi capolavori assoluti. E dove ha vissuto i suoi ultimi anni di vita. Villa Puccini al Marco Polo, di cui è stato completato un importante restauro pochi mesi fa, è un posto davvero speciale (e non solo per chi ama la musica lirica). Ebbene, grazie all’associazione culturale “Libroteca circolante” e le sue passeggiate domenicali di “Strada facendo, vedrai” nonché alla preziosa collaborazione della Fondazione Puccini, domenica prossima (14 dicembre) sarà possibile visitarla. Una occasione assolutamente straordinaria, visto che la villa è chiusa al pubblico e viene aperta solo in circostanze speciali. Ed è anche per questo motivo che sono pochi i viareggini che sono riusciti a visitarne le stanze e a vivere l’atmosfera quasi magica che vi si respira. E a fare da specialissimo Cicerone sarà il direttore della Fondazione Puccini, Luigi Viani. Non solo. Per raccontare Puccini e il suo rapporto con Viareggio – nel “mese pucciniano” per eccellenza – “Strada facendo” toccherà anche il club Gianni Schicchi in Passeggiata a Viareggio, dove Giacomo Puccini si ritrovava a chiacchiera con gli amici. E a raccontare il Puccini più intimo sarà un altro grande accompagnatore: il regista, giornalista e scrittore Adolfo Lippi.
Tornando a Villa Puccini, la sua storia si intreccia a doppio filo con la vita del grande compositore. Da fine Ottocento il Maestro viveva a Torre del Lago, sulle rive del Lago Massaciuccoli, prima in una casa in affitto poi, dal 1900, in una villa di proprietà che ristrutturò secondo le sue esigenze. Nei primi del Novecento, però, sulle sponde del Massaciuccoli si insediò la società Ilva-Torbiere d’Italia che realizzò un grande stabilimento per l’estrazione della torba. Una presenza mai tollerata da Puccini che decise così di trasferirsi a Viareggio, in una nuova casa. Fu lo stesso Puccini a scegliere un’area prospiciente la Pineta di Ponente e individuò un terreno (oggi all’incrocio fra via Marco Polo e via Buonarroti) che acquisto nel 1915. Ma lo scoppio della Prima Guerra Mondiale allungò notevolmente i tempi di realizzazione della nuova abitazione. Un primo incarico fu affidato all’ingegnere Ulderico Orzali, che progettò una villa di notevoli dimensioni ma molto dispendiosa. La famiglia Puccini giudicò la spesa troppo elevata e il progetto fu quindi abbandonato. Puccini conobbe casualmente al Caffè Margherita un giovane professore all’università di Pisa, l’architetto Vincenzo Pilotti, a cui decise di affidare l’incarico di progettare la nuova abitazione di Viareggio. Il giovane docente interpretava (e soprattutto tollerava) le puntigliose indicazioni di Puccini circa la realizzazione della casa. I lavori si conclusero nel 1921. Nella nuova dimora Puccini visse dal dicembre 1921 fino al 1924, anno in cui, molto malato, si recò a Bruxelles per curarsi ma da cui non fece più ritorno. Ma qui il compositore compose la Turandot, che – come noto – non riuscì a completare.
L’appuntamento con chi vorrà approfittare dell’occasione è dunque per la mattina di domenica 14 dicembre, con ritrovo dei partecipanti alle 9 al bar Galliano in Passeggiata per la consueta colazione in gruppo. Intorno alle 9,30 partenza per l’ultima dimora del grande musicista. Poi, una volta visitata la villa, la passeggiata proseguirà sul lungomare nei luoghi che ospitarono il club Gianni Schicchi. Vista l’eccezionalità della visita, sarà possibile l’accesso solo a gruppi e per un numero limitato di persone. Per partecipare all’iniziativa è obbligatoria la prenotazione al numero whatsapp 393 2686699). Saranno accettate prenotazioni fino ad esaurimento posti.
