Il Tirreno

Versilia

L’intervento

Versilia, le copie dei Bronzi di Riace sono riaffiorate dal mare: ora gli studi tecnico-scientifici


	Le operazioni di recupero delle copie dei Bronzi di Riace (foto Katia Corfini)
Le operazioni di recupero delle copie dei Bronzi di Riace (foto Katia Corfini)

Si è così conclusa la fase di esposizione cominciata nell’agosto 2022 in occasione del 50° anniversario del ritrovamento

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PIETRASANTA. Dopo oltre 3 anni vissuti nella profondità del mare di Tonfano, le copie dei celebri Bronzi di Riace, realizzate dalla Fonderia d’Arte Del Chiaro sono state riportate in superficie. Si è così conclusa, nei giorni scorsi, la fase di esposizione cominciata nell’agosto del 2022 in occasione del 50° anniversario del ritrovamento delle due statue. 

«Una volta completata l’intera documentazione fotografica e scientifica relativa alla ricerca sulle copie bronzee, la fonderia d’Arte Del Chiaro curerà la realizzazione di una pubblicazione di interesse tecnico-scientifico, finalizzata a valutare gli effetti dell’ambiente marino sulle copie dei Bronzi di Riace» si legge in una nota a firma della stessa fonderia.

Che poi le valutazioni scientifiche innescate dalla convivenza delle statue con l’acqua marina, sono state, fin dagli albori del progetto, una delle priorità portate avanti da una delle fonderie più conosciute e apprezzate della Piccola Atene pietrasantina.

«La mostra subacquea, allestita inizialmente nelle acque antistanti il pontile, fu inaugurata il 14 agosto 2022 e “tenuta a battesimo” da Vittorio Sgarbi, che sin dal primo giorno ha seguito con grande interesse il progetto, mantenendo costante contatto con la fonderia, nella persona di Roberto Del Chiaro, per essere aggiornato sullo stato di conservazione delle statue sommerse.

Il recente recupero delle sculture è stato eseguito dalla ditta specializzata in immersioni professionali Com.Dive di Marina di Carrara, grazie alla professionalità degli Ots Massimo Scorcia e Alessandro Cricca. «L’intervento – prosegue la nota – si è contraddistinto per l’elevata qualità tecnica, resa possibile anche dall’utilizzo di attrezzature all’avanguardia specifiche per operazioni di scavo marino».

Durante le operazioni, Com.Dive ha inoltre impiegato apparecchiature fotografiche subacquee, realizzando una documentazione video-fotografica completa dell’intero recupero, materiale che arricchirà ulteriormente gli archivi della Fonderia Del Chiaro». Nuovo materiale che va ad aggiungersi alla vasta documentazione già raccolta negli ultimi anni. Fra queste vanno evidenziate le foto realizzate il giorno dell’inaugurazione da Massimo Sestini, la documentazione video-fotografica prodotta fino ad oggi dalla fotografa Katia Corfini, i materiali tecnici, costruttivi e di studio provenienti dalle diverse fasi del progetto.

«Questo progetto rappresenta un ponte tra arte, storia, ricerca e territorio – sottolinea Roberto Del Chiaro – e siamo orgogliosi di aver contribuito non solo alla creazione delle copie bronzee, ma anche allo studio del loro comportamento in mare, un’esperienza unica nel suo genere».

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