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Morto nell’incidente a Viareggio, chi era Anthony: la scuola, il lavoro e gli amici

Aimen Labidi e Anthony Mantia
Aimen Labidi e Anthony Mantia

Un ragazzo di quartiere, nato e cresciuto in zona e impiegato da quattro anni in una ditta di traslochi. Era molto conosciuto ed era tifoso del Viareggio calcio

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VIAREGGIO. La morte di Anthony Mantia ha lasciato sconvolta la città intera di Viareggio che fin da giovedì mattina, 10 luglio, ha sperato che avvenisse un miracolo, che le condizioni di quel ragazzo così giovane e pieno di vita improvvisamente si stabilizzassero e lasciassero uno spiraglio alla vita. Così agli striscioni di sostegno appesi in varie parti della città e nel quartiere Apuania al Varignano – il suo quartiere dove è cresciuto e dove viveva con la famiglia – ha fatto seguito la migrazione di amici e parenti all’ospedale di Livorno per stargli vicino.

Anthony era nato e cresciuto a Viareggio, attorniato dagli amici del quartiere (tra cui Aimen Labidi, rimasto ferito nell’incidente di giovedì). Un ragazzo che non si è mai dato per vinto di fronte alle difficoltà della vita, sempre pronto a rimboccarsi le maniche e a fare del duro lavoro la sua ispirazione in tutto ciò che faceva. Aveva frequentato le scuole medie Lenci, al Varignano, dopodiché si era iscritto all’Iti. Aveva così frequentato l’istituto tecnico per gli anni necessari a concludere il ciclo obbligatorio di studi, dopodiché aveva deciso di abbandonare la scuola per gettarsi nel mondo del lavoro, per dare il suo contributo rimboccandosi le maniche e impegnandosi in una dimensione che solitamente, per un adolescente, appartiene agli adulti.

Il ricordo

Ma anche in questo caso Anthony non si era mai tirato indietro. Aveva così iniziato a lavorare prima aiutando alcuni amici pescatori sulle barche, per avere i primi guadagni propri. Poi, a 16 anni, aveva trovato un impiego in una ditta specializzata in traslochi, dove ancora lavorava smontando e rimontando i mobili durante i trasporti da un’abitazione all’altra. «Un torello», lo ricordano affettuosamente gli amici. Proprio gli amici erano la sua grande passione oltre al lavoro. «Gli piaceva uscire a divertirsi, eravamo un bel gruppo tra tutta gente del quartiere – lo ricordano – Anthony era semplicemente Anthony, una personalità unica. Andando in giro con lui in una serata, eri sempre sicuro di divertirti».

Anche il Viareggio Calcio «si stringe con profondo dolore al cordoglio per la tragica scomparsa di Anthony, nostro giovane tifoso. Alla famiglia e agli amici le nostre più sentite condoglianze. 
 

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