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Lido di Camaiore, modelle e Ferrari sul lungomare: «Donne come oggetti». La replica (dura) degli organizzatori

di Barbara Antoni

	Un’immagine dell’evento (dal video di 50 Canale news)
Un’immagine dell’evento (dal video di 50 Canale news)

La Casa delle Donne di Viareggio, tramite i propri profili social, ha condannato l’evento del Ccn. Carmelo Donzella: «Gente frustrata»

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LIDO DI CAMAIORE. Le rosse Ferrari e la bellezza di giovani donne in abiti succinti e costumi da bagno. Quadri di un evento andato in scena sul lungomare di Lido di Camaiore domenica 25 maggio, all’interno del calendario organizzato dal locale Centro commerciale naturale; ma su questo è piovuta una pioggia di biasimo.

L’attacco

La Casa delle Donne di Viareggio, tramite i propri profili social, ha condannato l’evento del Ccn. «Auto di lusso e corpi femminili messi in “vetrina” insieme – scrive la Casa delle Donne –. Un’immagine che riduce le donne a oggetti da esibire. La cultura patriarcale si nutre di questi stereotipi, che normalizzano la disuguaglianza e aprono la strada alla violenza, fino al femminicidio. Se le donne sono viste come oggetti, finiscono per essere percepite come proprietà da controllare e possedere. Chiediamo al Comune di Camaiore di assumersi la responsabilità di ciò che viene mostrato negli spazi pubblici. Vogliamo spazi liberi da sessismo, dove si pratichi rispetto, autodeterminazione e parità».

La replica

«Ho letto questo commento e altri arrivati tramite i social – è la risposta di Carmelo Donzella, presidente del Ccn di Lido –: sono di gente frustrata. Alcuni hanno perfino etichettato le ragazze come pornostar, le hanno offese in tutti modi, tanto che i genitori delle più giovani, tutte comunque maggiorenni, laureate e diplomate, volevano fare denuncia: sono stato io a dire di lasciar perdere. Abbiamo sempre fatto a Lido questo evento con modelle e Ferrari: quest’anno le ragazze hanno indossato costumi da bagno oltre che abiti perché nel Ccn è entrato un negozio di abbigliamento da spiaggia. Non c’era niente di sconcio e le ragazze si sono divertite moltissimo» E prosegue: «Sono deluso da questi leoni da tastiera: in faccia a me nessuno ha sollevato critiche; ne ho parlato anche all’amministrazione comunale. A chi ha offeso le ragazze vorrei dire di guardare i profili Instagram delle loro figlie».

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