La tragedia
Pietrasanta, il titolare di “Caino”: «Non riesco a trovare personale. Vi racconto le giustificazioni di chi ha provato»
Massimiliano Federigi: «Da mesi cerco un banconiere e un cameriere, nessuno vuole fare questi lavori»
PIETRASANTA. «È una situazione incredibile: da mesi cerco personale per la mia vineria, ma non riesco a trovarlo. E in vista dell’estate non so come fare». Parole di Massimiliano Federigi, titolare di “Caino”, locale con vista su piazza Duomo a Pietrasanta.
Lo sfogo
Parole che Federigi sottolinea con stupore. «In realtà le due posizioni professionali che sto cercando non richiedono una particolare specializzazione: nella vineria servono infatti un banconiere e un cameriere. Donna o uomo non fa alcuna differenza, così come, vista la situazione, non mi interessa che abbiano esperienza in questo ambito. Basta un po’ di buona volontà, la giusta empatia con la clientela e la disponibilità a lavorare fino a tarda sera, come da prerogativa della mia attività» aggiunge Federigi che qualche anno fa era andato incontro ad analogo problema, l’impossibilità di trovare un cuoco, per l’osteria di cui era referente a Seravezza.
«Sono a Pietrasanta con “Caino” dal settembre 2022: una scelta imprenditoriale voluta che oggi però mi vede in grande difficoltà proprio perché non riesco a trovare personale. Se il motivo è economico? Assolutamente no: parliamo, ovviamente, di regolari contratti di assunzione e salari nel pieno rispetto di quanto previsto. No, le motivazioni sono altre e non le conosco, ma di certo non possiamo più dare la responsabilità, come accaduto in passato, al reddito di cittadinanza. Poi, è chiaro, non posso assumere subito qualcuno, così come mi è stato chiesto, a tempo indeterminato, se prima non comprendo se questa persona sia all’altezza o meno del compito».
Chi è stato in prova
Federigi continua: «I pochissimi che si sono presentati e hanno “provato”, ovviamente retribuiti, hanno alla fine declinato l’offerta di lavoro: c’è chi non vuole fare tardi la sera (la vineria in particolare in estate chiude dopo la mezzanotte), chi non si sente tranquilla a tornare da sola all’auto lasciata in sosta, chi gli prende il mal di testa fare fuori e dentro il locale per servire bevande e piatti freddi. Tutto questo, lo ribadisco, ha dell’incredibile: in questo periodo, fino alle 22,30, mi dà una mano una persona, ma poi da una certa ora in poi sono da solo. Continuerò a cercare, non posso fare altrimenti, ma di fronte alle scarsa disponibilità, in particolare da parte dei più giovani, resto senza parole. E sinceramente amareggiato».