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L’ex sindaco di Pietrasanta Ettore Neri diventa scrittore: «Il mio romanzo sulla Versilia»

di Luca Basile
L’ex sindaco di Pietrasanta Ettore Neri diventa scrittore: «Il mio romanzo sulla Versilia»

«Racconto la commedia umana di un paese»

06 giugno 2023
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PIETRASANTA. Un incendio devasta le colline di Seravezza: nel bosco incenerito viene trovato il corpo senza vita di un ex consigliere comunale. E proprio intorno a quel corpo andrà a prendere forma un’indagine che coinvolgerà e metterà a nudo il quotidiano e le coscienze di tutto un paese.

È l’innesco di un romanzo, “L’inchiesta di San Lorenzo” nelle librerie dal prossimo 9 giugno, che porta la firma di Ettore Neri, già sindaco, due volte, del comune di Seravezza e figura di riferimento della politica versiliese .

Quando nasce l’Ettore Neri scrittore?

«Nella mia fantasia molto presto, intorno agli undici, dodici anni. Nella realtà nasce, sperando che duri, circa un anno fa quando SEM – casa editrice del gruppo Feltrinelli – mi ha mandato il contratto da firmare. È il mio primo romanzo, ma non la mia prima pubblicazione. Questo è il mio quinto libro dopo due raccolte di racconti e due saggi politici».

Il libro racconta persone e luoghi della Versilia: quanto c'è di reale e quanto di romanzato?

«Di vero ci sono le meraviglie e le contraddizioni del nostro territorio e tutto quello che caratterizza la “commedia umana” di una comunità di provincia. Tutto il resto appartiene al fascino delle storie inventate. E in ciascuno dei personaggi principali – fra i quali spicca il maresciallo dei carabinieri Nicodemo Gatti, ndr – maschi o femmine che siano, si trovano significative tracce di me».

Quando è nato L'inchiesta di San Lorenzo?

«Oltre quindici anni fa. La verità è che il tempo di dare forma a questa storia l’ho trovato grazie alla sconfitta elettorale delle elezioni amministrative di Pietrasanta del 2018. Nel complesso direi che ho lavorato a questo progetto circa tre anni, più sei mesi di revisioni».

Quali sono i suoi scrittori di riferimento?

«A dirla tutta sono un lettore molto disordinato. Mi vengono in mente: Dante Alighieri, Dumas, de Balzac, Dostoevskij, London, Simenon, James Ellroy, Baricco, Camilleri, Ammaniti».

E l'Ettore Neri politico che fine ha fatto?

«La politica attiva appartiene sempre di più al mio passato. Ho ancora qualche ruolo nel Partito democratico di Seravezza e in quello versiliese. Ma da tempo sostengo l’urgenza dell’avvento alla guida di nuove esperienze e nuove generazioni. Io non mi sento vecchio, ma è troppo tempo che mi occupo di politica».

Cosa rappresenta la Versilia per lei?

«Il l mio habitat. Quando ho scritto Città Versilia ho sostenuto e credo pure di avere dimostrato quanto sia indispensabile una Versilia unita, tra i sette Comuni, e quanta forza positiva potrebbe essere sprigionata dalle nostre mille diversità se avessimo il coraggio di metterle a sistema».

Si dice che scrivere, per taluni, sia terapeutico: è così anche per lei?

«Si, è terapeutico e bellissimo. A me aiuta a capire, conoscere, riflettere, analizzare. Mi fa sentire più vivo».


 

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